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10 Domande a … Coma Berenices


1 – Ciao ragazze ho ascoltato i vostri pezzi dall’EP Archetype . Prima domanda di rito: chi siete, cosa fate, perchè fate musica?

Ciao Ben, in primis grazie per questa intervista. Siamo COMA BERENICES, band napoletana attiva dal 2015 circa. Dopo un primo lavoro discografico, “Delight”, il mese scorso è uscito il nostro secondo LP, “Archetype”.
Beh, perché facciamo musica? Semplicemente perchè nasce da un’esigenza quasi fisiologica, da qualcosa che è innato dentro di noi. Non è facile spiegarlo in modo razionale.

2 – Devo dire che è molto difficile per me parlare di un disco del tutto acustico come questo . Non sono particolarmente abituato,non si può dire non siate state originali. Il disco mi è piaciuto molto e allora ci proviamo. Parliamo prima di tutto del singolo ”Archè” singolo che possiamo trovare anche su youtube corredato da un bel video.

Archè è un brano al quale siamo molto legati, la preferita di noi tutti; non a caso primo singolo estratto dall’LP. Il videoclip di cui parli è stato ideato e prodotto da Berenice Film (sarà il destino?) team creativo basato tra Genova e Milano che si occupa di produzione e comunicazione audiovisiva. Con i ragazzi è nata una bellissima collaborazione e attualmente stiamo già pensando al nostro prossimo obiettivo.

3 – Ora parliamo dell’album che ho trovato rilassante e positivo. A me è ”arrivata” serenità ascoltandolo. Era questo il messaggio?

Archetype è un inno alla libertà che solo la musica può regalarti. Nella vita così spesso frenetica e dispersiva la musica anche inconsciamente ci riporta ad una dimensione originaria, per questo archetipica, in cui persino le barriere mentali perdono consistenza. I sei brani di Archetype ripercorrono gli ultimi anni vissuti insieme, tra musica, concerti e viaggi nei quali abbiamo toccato con mano questo desiderio di trascendere e osservare la realtà che ci circonda attraverso le sue molteplici sfumature, ma riconducendola entro una cornice universale. I nomi dei brani richiamano sensazioni ed esperienze per noi “originarie”. Avremmo parecchie storie da raccontarvi…

4 – Quali sono le vostre influenze, quali gruppi ascoltate o ascoltavate , a chi vi ispirate?

Abbiamo background musicali molto diversi tra noi, dal jazz, al rock, al funky e questo aspetto è il nostro punto di forza. Poi ci sono artisti che stimiamo molto, da grandi vorremmo condividere il palco con nomi come Enrico Gabrielli, IOSONOUNCANE o collaborare con Bibio, Tycho, Portico Quartet o perché no…Kamasi Washington!

5 – Come nascono le vostre canzoni chi le scrive chi le suona e le arrangia?

I brani nascono da un’idea, da un giro di accordi, o da una melodia sognata di notte; dopodichè si va in sala e si inizia a suonare, si sperimenta. I brani sono tutti arrangiati e suonati da noi, la band attualmente è composta da noi due (Antonella & Daniela), da Andrea De Fazio alla batteria e da Gabriele Cernagora al clarinetto.

6 – Da cosa deriva la scelta di non cantarle devo dire che sarebbero tutti delle ottime basi su cui mettere delle parole. Il dubbio vi ha mai sfiorato o l’idea è rimasta coerente sempre?

E’ una domanda che a volte ritorna, e non smette di stupire. Guardiamola da un altro punto di vista: dalla classica, al jazz, al post rock, al drone ambient, al neo-soul, la voce non è sempre dominante, anzi. Nel nostro caso, potremmo considerare questa scelta espressiva alla stregua di una “licenza poetica” rispetto al mainstream contemporaneo nel quale – possiamo ammetterlo – è difficile collocarci. In Archetype sei brani prendono forma da un dialogo melodico tra chitarre, tastiera e clarinetto, semplicemente!

7 – Mi chiedo se è questo che volete fare sempre o è un episodio, un percorso di una fase musicale e magari avete altri progetti diversi?

Attualmente possiamo affermare che è un “episodio” iniziato nel 2015; amiamo lavorare insieme, ci conosciamo così bene che basta uno sguardo per capire quello che sta pensando l’altro. Allo stesso tempo siamo aperti a nuovi ascolti e predisposti a nuova collaborazioni. Quindi … chi vivrà vedrà!!!

8 – Esibizioni live passate e future e progetti discografici a breve?

A causa dell’emergenza covid19, come tutti i nostri colleghi, siamo stati costretti ad annullare diversi live/showcase e questo ha certamente rallentato la nostra piccola macchina organizzativa. Ma Archetype riserva diverse sorprese: recupereremo presto la presentazione dell’album per la quale abbiamo avviato diverse collaborazioni…per adesso incrociamo le dita!

9 – Come definireste la vostra musica?

Se dovessimo definirla in 3 parole sarebbero queste: No-barriers, piacere, viaggio

10 – Convinceteci ad ascoltare e a comprare o scaricare il vostro lavoro?

Archetype è un disco registrato in una session live al Monopattino Studio di Sorrento; trattasi di uno degli studi più belli del sud Italia. La maestranza del nostro fonico, Peppe De Angelis, e la strumentazione pazzesca che c’è lì, hanno reso quei giorni davvero magici. Con il mixer di questo studio Lucio Dalla ha inciso “Come è profondo il mare”, abbiamo utilizzato i riverberi utilizzati da Frank Sinatra (proprio gli stessi), e non aggiungiamo altro. Detto ciò, non siete curiosi di ascoltare il vinile di Archetype?

Grazie ragazzi a nome di megliodiniente.com

Grazie ancora Ben a te e a tutti i ragazzi di megliodiniente.

 

 

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IL VIDEO DI ARCHè

 

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