1 – Ciao ragazzi ho ascoltato il vostro bel lavoro ”Umani”. Prima domanda di rito: chi
siete, cosa fate, perchè fate musica?
Ciao ragazzi, siamo le Lingue e abbiamo appena pubblicato il
nostro disco, Umani. Facciamo musica per esigenza, per
comunicare con le persone attraverso gli sguardi e sentimenti
nascosti dietro una parola o una nota. Suoniamo insieme dal
2016, cerchiamo sempre di stupirci, di crescere, di mescolarci a
ciò che ci accade intorno.
2 – La scelta di questo nome Lingue mi sembra esplicita ma anche atipica non
trovate?
In realtà non sappiamo neanche noi perché ci chiamiamo Lingue,
dato che ci attribuirono questo nome quando stavamo muovendo i
primi passi. Possiamo dargli mille significati, lasciamo libera
scelta ad ognuno. A noi piace pensare che “Lingue” possa essere
inteso come un qualcosa che abbatta i muri e bruci i peli sulla
lingua (appunto hahaha)
3 – In generale com’è la genesi delle vostre canzoni chi le scrive nei testi e nella
musica, chi le arrangia e chi le suona?
Federico scrive i testi, Marco, Andrea e Valerio vestono le canzoni,
Luca è l’ultimo entrato a far parte della famiglia e nei prossimi
brani sicuramente si sentirà anche la sua impronta. Cerchiamo
sempre un connubio tra le nostre personalità, alla base di tutto
c’è una forte fiducia tra di noi. Stiamo imparando sempre di più ad
ascoltare e ad ascoltarci, che è una cosa non semplice ma
estremamente importante.
4 – Da quale città venite e quale influenza ha su di voi e sulla musica che producete?
Veniamo da L’Aquila, dalle montagne, dalla campagna, dal freddo
immenso. Sicuramente è una città che ci ha insegnato tanto, ma
allo stesso tempo a volte ci nega di osservare bene l’orizzonte.
Purtroppo andrebbero scardinate un po’ di cose, forse ci
riusciremo. In città sta nascendo un bel movimento, c’è voglia di
provare a volare ed è pieno di artisti validi. Noi ci crediamo.
5 – Parliamo prima di tutto del singolo ”Umani” intanto complimenti per il bellissimo
video e anche per aver messo nel finale i nomi del cane e dei pesci direi essenziale
sapere che uno dei tre pesci si chiamasse Rocco. No dai a parte gli scherzi bel
pezzo bel video. Fra l’altro un poco sfigatamente premonitore ” non permettere mai a
un giorno normale di non farti uscire” insomma più o meno cito a memoria e alla fine
non siamo usciti per tre mesi.