La band bresciana, icona del folk rock dialettale, “rinasce” con
“Greatest Tits Deluxe”,
in uscita in digitale il 16 ottobre.
L’album, che nel 1993 contribuì al grande successo del gruppo, è composto da
26 brani rimasterizzati più due inediti: “Nutria”, primo singolo che anticiperà il disco e che sarà accompagnato dal videoclip, e “Pirlo”.
Più che una reunion, è una “rinascita”, come amano definirla i CHARLIE & THE CATS: la band bresciana, rivelazione del folk rock dialettale degli anni ’90, formata dal bresciano Charlie Cinelli (voce e chitarra), dall’anglo-romano Alan Farrington (voce e basso) e dal veronese Cesare Valbusa (batteria), pubblica per la prima volta in digitale “Greatest Tits Deluxe” (clicca qui per PRE-SAVE), 26 brani rimasterizzati, che nel 1993 contribuirono al grande successo del gruppo, con l’aggiunta di due inediti “Nutria”, che sarà accompagnato dal videoclip (regia e montaggio di Cristiano Mondini per TRK Studio) e “Pirlo”, in uscita il 16 ottobre.
Charlie racconta la storia della rinascita e l’idea di rimasterizzare uno dei dischi più rappresentativi della band: “Una sera siamo lì a chiacchierare al Goblin’s pub di Zocco, io, Elia, Cristiano e Dario, siamo all’aperto, fa caldo e abbiamo sete. Dopo qualche corroborante pinta di Guinness cominciamo, come si fa sempre tra musicisti, a parlare di possibili idee per il futuro, visto che il lockdown ci sta precludendo tutte le possibilità di suonare dal vivo. Concordiamo sul fatto che si può impiegare il tempo con la creatività e subito Elia se ne esce con un’idea che trova il nostro consenso: ‘Bisognerebbe fare un brano sulla nutria’. Interessante, ci diciamo. Io comincio a navigare con la fantasia immaginando di creare un sound “nutriente”, tutti dicono la loro e Elia perfeziona la sua proposta con il testo ‘con il pesce siluro tu muori di sicuro…invece il castorino è tutto proteino…’. La frase incontra il nostro entusiasmo e io mi propongo di mettermi all’opera per trovare il pezzo giusto”.
“Il brano – prosegue il fondatore della band – poi viene sapientemente arrangiato da Maurizio Cardullo che nel suo studio produce alchimie creative. Da lì poi l’idea di ritirare fuori dalla naftalina il gruppo dei Charlie & the Cats: ‘Questo brano sarebbe perfetto per i Cats’, dice Elia e dopo 10 minuti siamo in macchina per andare a incontrare Alan, che partorisce anche il brano “Pirlo”, a Sirmione e siamo al telefono con Cesare che condivide l’idea. Il giorno dopo Alan è in studio a mettere la sua voce e a contribuire alla stesura del pezzo A questo punto la Faustini Produzioni propone di rimasterizzare l’album “Greatest Tits” produzione Cats del 1993 e metterla su Spotify includendo il nuovo brano “Nutria”. Gigi Simeoni ci dà il benestare per l’utilizzo della cover che viene sapientemente elaborata in versione deluxe da Cristiano, yeah! Ecco fatto, i Cats sono di nuovo in pista, alla veneranda età di 186 anni in tre pronti per una nuova avventura!”
“I Cats hanno 7 vite, e così, sin dagli inizi, la loro genesi è frutto di idee semisane di due folli che si incontrato per caso. Ma il caso non esiste – racconta Alan -. Greatest Tits fu il risultato di una goliardica dissacrazione musicale di due stravaganti “musicali” che giocavano cui si aggiunse il fido Cesare. Il gioco è fatto. Dopo un decennio di discreto successo, pausa di 15 anni. Senza annunci ecclatanti o comunicati di ritiro. Ognuno per la sua strada. Poi reunion, ma qualcosa manca, e quindi di nuovo pausa. Ora si riparte da Greatest Tits, ma non è un revival, è rinascita. L’idea e l’entusiasmo partono da Elia Faustini, manager vero. La figura che mancava ai Charlie & The Cats. Oltre il progetto che diede il via a tutta la storia della band, due brani inediti: Nutria e Pirlo, passati al setaccio dalla coppia che scoppia. Cesare arriverà puntuale. I Cats hanno 7 vite, òcio!”
Ecco la tracklist, con un breve commento in pieno stile Charlie & The Cats per ciascun brano di Charlie ed Alan: Nutria (sarà un successo!!!); Pirlo (male che vada ci faremo un’ape… mmmh); La Pappatoia (Decisamente primi chiari sintomi del “catsismo” irreversibile. La prima di una lunga serie di idee balzane); Nom al Stadio (fotografia perfetta di realtà targata BS, una frase che anche al giorno d’oggi viene impiegata per incitare la squadra durante le partite); Va Gina (inutile commentare, è il brano più conosciuto); Get Down (senti i Cats come funkeggiano, sempre in gran relax durante un soundcheck, con finale a sorpresa); El Gat de Paol (idea di un amico buttata lì e il gran valtrumplino giù di brutto…Beccate ‘sto sound); Assistenci (come trasformare un brano lagnoso in una ballata densa di pathos: bossa trompia a manetta); Porcona mia (in inno femminista catsista ); Ahèa (Umori, odori, rumori metal meccanici: geniale idea dei gemelli Cazzago e ritornello del Mahem, il tutto buttato in vaccarock dai Cats); Osti (esclamazione colorita corrispondente a “caspita”); Ninna nanna del Malghese (sound montano, direttamente dalle Valli, per una improbabile ninna nanna al custode delle greggi e delle mandrie); Chi non lavora fa bene (qui esce la romanità di Alan, con evidente non voglia di fare la cover tutta intera); Il film siamo Noi (senti senti Alan come’è romantico, forse esagera); La Mura (Cats a palla, Charlie in palla. Nasce la catsomania: Cic la cei la, insomma è tutto un gioco…); Tee Abdul (da una storia vera, anni ’90 io e Alan fermi al semaforo…in auto. Viaggi allegri); Adelalà (questo non me lo ricordavo nemmeno io…bello però, rimettiamolo in pista!); Attimpuri (Béh, chi ritira la mano?); Tafalamalamolama (scioglilingua tutto in dialetto…così solo per avere good time); La Ranza (in realtà noi volevamo essere un gruppo di metal, rock e liberi); Distrattamente (Quanto ridere, giornatine a cercar di scrivere canzoni serie. È così, che ci vuoi fare… sono i Cats); Due in uno (azz che serietà…mah! Però il pezzo non è male); Passera (una chicca dei folli, con la quale partecipano a San Scemo); Little Gir (e ‘vvai col reggae… Aria e odori caraibici reggae e leggerezza oceanica. Fiati, cori e batteria); El Papagalì (e il R&R dove lo lasciamo…? Per Alan, l’inizio di tutto); il disco di chiude con Alla Radio (versione italiana di Nom Al Stadio. Ci piacque l’idea di provocare i Dj in radio), Kerahadebala Ketaghetadoh (foto bella di Charlie di situazioni alcoliche estreme) e Sigola (Beh, serviva un pezzo per chiudere l’album)
I Charlie & the Cats nascono nel 1989 quando Cesare si trova a suonare per caso con il duo “Rockabaret” formato da Charlie e Alan. Nascono subito le prime idee di pezzi originali in dialetto, inglese e italiano, composti per lo più durante i soundcheck o le cene in compagnia di amici. Di lì a breve eccoli partecipare al Festival di SanScemo dedicato al rock demenziale e altre occasioni importanti tipo in diverse occasioni, festival, rassegne e località in tutta Italia, oltre gli innumerevoli concerti in provincia di Brescia e Bergamo. Da segnalare il live al Bloom di Mezzago con i tweeter scoppiati perché la sera prima i Nirvana avevano suonato e avevano distrutto l’impianto. Ospiti in tv della trasmissione “Segnali di fumo” di Paola Maugeri. Nel frattempo, ciascun componente suona anche come session man per altri artisti. Nel ‘98 il primo scioglimento per poi riprendere 16 anni dopo con rinnovata voglia di Catseggiare. All’attivo due videoclip con la regia di Frank Lisciandro e sei dischi: Live at Donne & Motori MC (1993); Greatest Tits (1993); Orzinuovi (1994); Vakaputanga (1995); Baciami L’Orso (1996); Des agn de Laiv (1998).
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