Articolo di  Riccardo Maccaferri

 

Certe notti somigliano a un vizio che tu non vuoi smettere, smettere mai. Recitava Luciano Ligabue nella sua celebre canzone.
Queste notti sono quelle in cui ti batte il cuore mentre scorrono interminabili, i minuti della partita.
Non c’è età che tenga. Non c’è avversario che tenga. Esisti solo tu e la partita che stai vedendo, ma soprattutto vivendo.
Le emozioni quelle, beh le ricorderai.
Ricorderai con chi eri, dove eri, cosa facevi.
Magari la partita non la ricorderai compiutamente, perderai i dettagli e gli episodi, ma ti ricorderai che c’eri e che la avevi vissuta.
Quella di ieri sera con il Barcellona in un Camp Nou deserto, come quando fai il tour dello stadio, rimarrà nella storia della Juventus.
Non è questo il Barcellona schiacciasassi delle scorse stagioni, ma è pur sempre il Barcellona di leo Messi e questo basta.
Non c’era in palio nulla, sia chiaro, se non riscattare la brutta gara dell’andata, ma certe prove di forza rimangono scolpite negli annali e nell’immaginario dei tifosi.
Alla vigilia chiunque, visto l’attuale stato di forma, avrebbe firmato per un pari. Magari onesto, ma capace di rinfrancare squadra e tifosi dopo molte prestazioni così così.
In fondo diciamolo, a qualificazione già ottenuta, il vantaggio di passare il girone eliminatorio per primi o per secondi conta poco. Dipenderà tutto dal sorteggio, basti ricordare la scorsa Champions quando le urne ci porsero il Lione e tutti ci sfregammo le mani presagendo ad una facile vittoria.
Poi sappiamo come andò.
Ma questo 3-0 (ovvero 0-3 a seconda dei punti di vista) entra di diritto nella mistica delle partite memorabili.
Di quelle da non scordare per bel gioco, sicurezza ed intensità.
Stando al periodo recente forse addirittura di più di quella contro il Real Madrid al Bernabeu nella primavera del 2018, dove la prestazione sportiva straordinaria (0-3 clamoroso), venne un po’ appannata dalle polemiche per l’arbitraggio, dopo la concessione del famigerato rigore su Vasquez al 97esimo.
La partita di ieri diventerà leggendaria perché mai nessuna formazione italiana era stata capace, nella storia, ad infliggere 3 reti al Barcellona in casa propria.
Questa impresa sontuosa ha anche la capacità di rafforzare la posizione della Juventus nella rincorsa a quel ruolo di protagonista tanto ricercato e spesso abortito in Europa.
Ma per adesso senza ambire a discorsi troppo complicati, con gli occhi ancora inebriati dalla mezza rovesciata di McKennie e dai rigori di CR7, godiamoci il primo posto nel girone di Champions e ripensiamo alle notti come queste, che “somigliano a un vizio che tu non vuoi smettere, smettere mai”.

 

megliodiniente

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