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A volte esageriamo con i giudizi

 

 

Articolo di Alessandro Magno

 

 

Juventus Genoa è stata indubbiamente una partita giocata molto bene dalla Juventus nel primo tempo, in cui la Juventus dopo il 2-0 poteva chiudere la questione in goleada. E’ evidente come un poco per sfortuna, un poco per distrazione e leggerezza e un poco anche per mancanza di elementi, la partita si sia rimessa in gioco in maniera impensabile e si sia rimessa in discussione la qualificazione andando sul 2-2. E’ anche evidente come si sia sprecata l’opportunità di non giocare i supplementari cosa accaduta anche al Milan ma soprattutto, alla nostra avversaria di Domenica sera, ovvero l’Inter. Detto questo con tutta la chiarezza e l’obiettività del mondo, ho visto commenti a dir poco allucinanti durante e dopo la partita. Forse abbiamo perso il vero senso delle cose e il reale valore di queste. Una volta la coppa Italia era un trofeo importante. Questo possiamo dirlo fino a grossomodo l’epoca di Platini e Trapattoni. Già con Zoff e Maifredi, quindi intorno agli anni 90, la coppa Italia è diventata un contentino/coppa di secondo ordine. Col venire del tempo poi dall’epoca di Lippi in poi la Coppa Italia diventò, e lo divenne per tutte le squadre, la coppa dove fare turnover e far giocare le riserve. A conferma di ciò il fatto che i portieri di riserva, che all’epoca di Zoff vedevano il campo solo se al primo portiere veniva un infarto, improvvisamente diventano titolari in questa competizione e a ulteriore conferma di ciò, il fatto che la Juventus tra la nona coppa e la decima ci mette mal contati una ventina d’anni 8 vado a memoria). In tutti questi vent’anni in cui spesso è capitato di non vincere nulla, uscire dalla Coppa Italia era considerato non dico normale, ma un qualcosa di cui non doversi minimamente preoccupare. Poi è arrivato Allegri e di Coppe Italia ne ha vinte 4 di fila (sempre con il turnover e le riserve in campo) allora forse ci siamo abituati così bene che ci siamo dimenticati il valore che questa coppa ha, che è sempre la terza competizione ambita nella stagione dopo la Champions e il Campionato.

Ora va da se che in un periodo di Covid e di tanti giocatori indisponibili, fra acciaccati e non, Pirlo al netto degli errori che sicuramente avrà fatto (ritardate sostituzioni di Wesley e Portanova) la partita importante è quella con l’Inter. Va da se anche che se fai giocare 6 giocatori sotto i 20anni fra cui 4 o 5 della under23 non avrai una Juventus propriamente performante. Al netto di tutto questo, ieri sono piovute critiche eccessive sia sul mister che sulla squadra, che altro non era che una Juve b o anche c messa insieme alla meglio. A volte vere e proprie crisi di isteria. Ma le altre squadre con le riserve come noi che cosa hanno fatto?  Qualificazione ai rigori per il Milan contro il Torino e ai supplementari dell’inter contro la Fiorentina. Qualificazione soffertissima anche per il Napoli contro un Empoli decimato. Allora non è capitato solo a noi di soffrire? Questa sera poi giocheranno le altre e non è ancora avvenuta una sorpresa. Non è raro e non sarebbe la prima volta vedere una outsider eliminare una grande in questa competizione. Forse sarebbe opportuno tutti avere un minimo di pazienza. La Juventus ha iniziato un percorso di ringiovanimento importante della rosa. Il covid fa il resto mischiando spesso le carte e alcune assenze possono rivelarsi in alcuni momenti anche determinati. La Juventus fra operazione e Covid in questo girone ad esempio ha dovuto sopperire quasi sempre all’assenza di De Ligt uno che a detta di molti è già uno dei difensori più forti del mondo. Guardare il calcio a volte un poco più sereni farebbe al caso di molti.

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