C’è tanto orgoglio in questo Chievo, che lotta per non soccombere al risucchio dela serie B. Tuttavia non basterà a colmare le lacune di una squadra dapprima inadeguata e poi anche smantellata in corsa. Ecco perche la Roma. seppur a tratti da rivedere in fase difenziva, dilaga e si porta al quarto posto, 38 punti come la Lazio, che giovedì ha battuto l’Empoli grazie ad un rigore di Caicedo.
Adesso tocca al Milan rispondere: battendo in casa il Cagliari, potrebbe addirittura avvicinare l’Inter al terzo posto, sei nerazzurri dovessero fallire anche a Parma, come hanno fatto in casa con il Bologna.
Senza dimenticare l’arrembante Atalanta di Gasperini, anche lei a quota 38 qualora dovesse battere in casa la Spal. Come si vede , grande ammucchiataper un solo posto che vale la qualificazione in Champions, che si riflette poi su quella di Europa League, perchè le squadre che falliranno il primo obbiettivo sono quelle che si assicureranno poi il secondo. Il nostro campionato è tutto in questa zona, si lotta per il quarto posto, considerando che i primi due posti della classificasono già requisiti da Juve e Napoli , mentre il terzo posto, che sembrava appannaggio dell’Inter, può lasciare qualche dubbio viste le deludenti prestazioni dei nerazzurri . Per la zona retrocessione, almeno due delle tre squadre, salvo miracoli, appaiono come le più serie candidate a retrocedere. La Juventus, fermata in casa dal Parma, in una gara che poteva finire in goleada se i due legni di Khedira fossero stati gol, se fossero state concretizzate meglio le molteplici occasioni avute, va a Reggio Emilia ad incontrare il Sassuolo con la propria difesa riassestata per il rientro di Chiellini, quanto mai salutare, considerata la confusione difensiva registrata nella precedente partita. Quanto meno un pari è alla sua portata se non addirittura la vittoria. Mentre il Napoli, dopo il brillante 3-0 casalingo sulla Sampdoria, va al Franchi contro la Fiorentina per confermare il buon momento e soprattutto per tentare di rosicchiare qualche altro punto alla capolista.
L’Inter invece ha una trasferta comoda, a Parma, ma solo per la vicinanza con Milano. Vi troverà una squadra al settimo cielo per il pari ottenuto con la Juventus ecarica di autostima. Il pronostico? Difficile quando c’è di mezzo l’Inter. Se i nerazzurri fossero una squadra normale potremmo darli vincenti, siccome non lo sono e lo hanno dimostrato in casa con il Bologna, dobbiamo usare cautela.
E’ una squadra che si specchia troppo, che deve essere amata anche quando perde, almeno cosi scrive nei social la moglie di Icardi, dopo che il marito, aveva sbagliato due gol fatti, solo, davanti al portiere bolognese.
Con un male endemico: lo spogliatoio dal quale è uscito lo spiffero di Perisic che voleva essere ceduto. Nel gruppo giocatori ci sarà chi è contro il mister e chi a favore: ma soprattutto quelli contro, in assenza di risultati, seminano zizzania. E sono probabilmente gli stessi che hanno dato la notizia della litigata con l’allenatore. Senza considerare che Perisic voleva andarsene dall’Inter non condividendo l’operato di Spalletti, come d’altra parte Miranda e chissà chi altro.
E siccome uno spogliatoio coeso e la forza di una squadra, il motivo delle sconfitte interiste va ricercato soprattutto in questo. Manca il senso di appartenenza e senza amore per la maglia si va poco lontano: questo spiega perchè due grandi squadre improntate per vincere, una vince sempre mentre l’altra vince poco e perde spesso.
Al mio arrivo a Napoli mi trovai più o meno nelle condizioni attuali di Beppe Marotta, con dei giocatori che contestavano apertamente il mister. Non tenni conto di quei dirigenti che mi suggerivano di esonerare l’allenatore e detti una rinfrescata allo spogliatoio. Partirono cinque giocatori, addirittura il capitano della squadra e anche qualche nazionale, ma il Napoli, rifatto e rinfrescato, vinse campionato, coppa UEFA, Coppa italia e Supercoppa con lo stesso allenatore. Ci vuole coraggio Beppe e il coraggio spesso paga. Provaci.
(Luciano Moggi)
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