Max Eberl aveva qualcosa da farsi perdonare, per sua stessa ammissione. La stagione del Borussia Mönchengladbach dello scorso anno si era conclusa con un nono posto, il secondo consecutivo, e con una frase del direttore sportivo che si era preso le proprie responsabilità: “Non ho costruito una squadra all’altezza”. Per farsi perdonare aveva un solo modo: condurre un mercato estivo impeccabile e dare in mano all’allenatore Dieter Hecking una squadra da Champions. Il secondo posto solitario a -4 dal Dortmund, con 23 punti in 11 partite, gli sta dando ragione. Ancora di più però gliene sta dando Alassane Pléa, l’acquisto estivo più importante.
Il classe 1993 francese è arrivato dal Nizza per quasi 25 milioni di euro, diventando l’acquisto più costoso nella storia del club. Battuta la concorrenza dei club di Premier, che erano arrivati a offrire alla squadra della Costa Azzurra anche molto di più. Pléa però ha voluto la Germania e la Bundesliga, anche un po’ a sorpresa. L’obiettivo estivo reale dei Fohlen sembrava infatti dover essere Füllkrug. Poi a metà luglio è stato ufficializzato il 25enne scuola Lione, ma cresciuto e maturato nel Nizza dal 2014 al 2018, dove è diventato un giocatore di prima fascia.
Alassane Pléa ha alle spalle un infortunio al crociato e altri problemi al ginocchio che gli hanno impedito di arrivare presto in alto. Ha vissuto le sue stagioni migliori sotto Lucien Favre, l’attuale tecnico del Dortmund e soprattutto ex allenatore del Gladbach dal 2011 al 2015. Ovviamente l’allenatore svizzero ha giocato un ruolo decisivo nel trasferimento di Pléa, che lo ha ammesso nella prima conferenza stampa di presentazione: “Mi ha detto che sarebbe stato un grande step nella mia carriera”. Gli ha fatto eco un altro ex, Dante: “Anche lui mi ha detto ‘se ci puoi andare, vacci di corsa’”.
I numeri al momento gli danno ragione: in Bundesliga ha già segnato 8 reti in 11 partite, a cui ha aggiunto anche 2 assist, più una tripletta all’esordio assoluto in DFB-Pokal. Di fatto sono state confermate le sensazioni di Hecking, che aveva dichiarato di vederlo come centravanti “per quanto è pericoloso in area e per come crea occasioni in uno-contro-uno”. Lettura impeccabile, perché Alassane Pléa per il Gladbach è diventato proprio questo: un finalizzatore in grado di giocare con la squadra, veloce e bravo palla a terra. Rispecchia in pieno la filosofia di gioco che il tecnico sta trasmettendo alla squadra. Con ottimi risultati.
Il classe 1993 viene da una stagione al Nizza da 21 gol tra campionato e coppe. Un numero che non sorprende per il talento e le doti tecniche, ma di più per la posizione più defilata in cui spesso si è trovato ad agire, visto che la punta vera all’Allianz Riviera è sempre stato Mario Balotelli. Pléa voleva il suo spazio, aveva deciso di cambiare e ha scelto per lui il miglior contesto possibile in cui andare a inserirsi. Da quanto è in Germania segna un gol ogni 80 minuti, è perfettamente inserito nei meccanismi di squadra e in sintonia con i compagni. L’attacco del Gladbach si fonda molto sul movimento continuo di tutto il reparto e la sua velocità diventa un’arma difficile da arginare, soprattutto quando punta la difesa in contropiede.
Con Thorgan Hazard, stella indiscussa della squadra, l’intesa è stata immediata. Anche con il rientro di Stindl il francese è riuscito a rimanere al centro del gioco, migliorando addirittura. La sua miglior prestazione stagionale è arrivata sabato a Brema, nel 3-1 al Werder: tripletta, la prima in Bundesliga, la seconda in Germania dopo quella in Coppa all’esordio (contro una squadra di quinta divisione). Un ambientamento perfetto sia a livello tecnico che umano. Dopo due giorni passati nel Nordrhein-Westfalen l’ex Nizza aveva già dichiarato di sentirsi a casa: oggi, dopo i primi quattro mesi, il campo gli dà ragione.
A coronare l’inizio di stagione perfetto è arrivata anche la prima convocazione con la Francia, dopo oltre quattro anni dall’ultima e unica presenza con l’under-21. Al tempo Alassane Pléa vestiva ancora la maglia dell’Auxerre ed era di proprietà del Lione. A Nizza ci sarebbe poi andato nell’estate del 2014 per mezzo milione di euro. La Costa Azzurra gli è rimasta nel cuore, e viceversa: è ancora molto amato a Nizza, ma le soddisfazioni più grandi se le vuole togliere con la maglia del Gladbach. Soddisfatto intanto può esserlo Max Eberl: per farsi perdonare del tutto (sempre ce ne sia bisogno, essendo da anni un’istituzione dei Fohlen e amatissimo dai tifosi) dovrà aspettare il finale di stagione, ma visto il rendimento della punta di diamante del suo mercato qualche preoccupazione se l’è sicuramente tolta.
Fonte: http://www.footbola.it/alassane-plea-gladbach-nizza/
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