Ho letto per primo: La Radio di Capitan Nero
Autrice: Alice Paoli
Genere: Romance
Ah, l’amore! Croce e delizia della vita. Sogno da raggiungere o motivo di follia. C’è chi ci muore,
per amore, e anche chi vive per l’amore o d’amore. Appena se ne inizia a parlare, ecco subito una
cascata di ripetizioni. Una parola che non si accontenta mai di essere pronunciata solo una volta.
E già, a pensarci bene, ne muove di leve l’amore, quello pieno di passione e di emozioni! E allora
perché non provare a leggere un libro Romance, uno di quelli intrisi di cuori e ventricoli al punto
che, se li strizzi un po’, lasciano volare nel cielo bolle di sapone che scoppiettando mandano baci.
Carino no? Bolle di baci. Ci si potrebbe chiamare un dolce. Vuoi una bolla di baci? Provate a dire di
no.
Mi è capitato così tra le mani un libro che non è ancora venuto alla luce ma che lo meriterebbe
molto. Si intitola “La Radio di Capitan Nero”, scritto e ideato da Alice Paoli.
Ammetto che il genere non mi entusiasmi molto, sarà perché in famiglia ho casi di diabete e temo
sempre che questa innaturale dolcezza possa provocarmi danni alle arterie. In questo caso, però, mi
sono dovuto ricredere. Sapete perché? Ve lo spiego subito.
In questo libro i protagonisti e le comparse hanno tutti una grande importanza e, soprattutto,
peculiarità che spaziano da una comune barista a un fantomatico e famoso conduttore radiofonico.
Ci sono anziani arzilli e fantasiosi, pieni di aneddoti ed esperienze da buttare lì sul piattino del caffè.
C’è un’anziana signora piena di voglia di parlare e di non farsi gli affari propri. E tanti altri, ben
modellati e posizionati all’interno di una storia che sta a metà tra quelle fiabe che vogliono far
sognare e quelle storie che sembrano capitare solo agli altri. Finche, un giorno, gli altri siamo noi,
uno di noi. E allora, per magia, sembrano accadere davvero.
Bene, se vi dico allora che siamo in un piccolo bar di città, sopravvissuto alle tante crisi nonostante
un posto in prima fila sulla periferia di una grande città, non vi racconto nulla di strano. E neppure
se vi dico che all’interno del bar lavora una ragazza dolce, dai lineamenti freschi e delicati, gentile
con tutti e corteggiata, nei sogni e in qualche lusinga, da avventori vicino alla pensione. Sì, fin qua
tutto normale. Immaginerete da soli che, all’interno del bar, ci sia una radio accesa. Roba
quotidiana, come il fatto che all’ora di colazione si ascolti sempre il solito programma. Ecco, da qui
le cose iniziano a prendere una connotazione diversa. Se, infatti, il conduttore del programma, il
famoso Capitan Nero, fosse per tutti solo un nome famoso a cui non poter abbinare un volto? Già,
Capitan Nero, personaggio importante della storia, è sconosciuto a tutti, lettore compreso
ovviamente. E’ particolare come la conoscenza di questo personaggio avvenga
contemporaneamente sia per gli altri personaggi sia per il lettore. E perché avviene? Uh come siate
curiosi! Avviene perché Capitan Nero, durante una puntata in onda in un giorno per lui importante,
decide di cercare una donna da amare e che lo ami. E’ sicuro, il nostro Capitano, che tra tutte le
persone che lo seguono, si nasconda la sua anima gemella. Ma come trovarla? Quante domande che
mi ponete! Volete partecipare anche voi? Insomma, non scalpitate! Dicevo, per trovarla il nostro
Capitan Nero, alla fine di ogni puntata, porrà una o due domande e, tra tutte le risposte che
giungeranno, conserverà solo quelle che lo hanno colpito di più. Alla fine di questa ricerca, chiederà
di conoscere la donna che più volte lo ha colpito con le risposte.
Sembra una sciocchezza, forse una trovata pubblicitaria. Soprattutto perché le prime domande
sembrano campate in aria: Avete mai pensato che un pesce gatto possa miagolare sott’acqua? Un
pettine senza denti è un righello? Ditemi cosa ne pensate.