Ciao Benedetta e benvenuta su megliodiniente.com abbiamo ascoltato il tuo ultimo pezzo
”Davvero” è siamo qui per conoscerti meglio. Parlaci di te di chi sei da dove vieni da quando fai
musica e soprattutto perchè?
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Sono Benedetta e sono di Alessandria. Faccio musica perché mi sono resa conto fin da piccola
che non avrei potuto fare null’altro che mi portasse un gioia tale. La grande passione che ho per
la scrittura poi ha contribuito, quando ho iniziato a suonare è come se si fossero uniti i tasselli:
dovevo fare la cantautrice.
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Parlaci ora di questo ultimo brano ”Davvero”?
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È un apparente invito a prendere la vita alla giornata. In realtà Davvero cela molti contrasti,
frutto di sfide della vita quotidiana e insicurezze che spesso ci appannano la vista davanti a a
quella che salvo grandi dispiaceri può essere una vita più semplice. Non per questo sono
problemi da screditare, infatti con le ultime frasi della canzone credo di averci dato un peso
diverso.
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Ci sono artisti a cui ti ispiri?
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Moltissimi, sia internazionali che nazionali. Principalmente amo un sound alternativo. Artisti che
mi hanno letteralmente cresciuto sono i Nirvana, i Twenty One Pilots e i Radiohead. Di recente
sto ascoltando moltissimo Billie Eilish e nel panorama italiano la musica indie trap.
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Mi risulta che hai cambiato modo di cantare prima cantavi in Inglese e ora sei passata alla
nostra lingua. Cosa ti ha spinto a questo cambiamento e come ti trovi e soprattutto è definitivo?
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È un cambiamento quasi del tutto definitivo nonostante ormai come molti giovani di oggi sia
abituata a parlare in inglese in modo ironico (ma anche non) con i miei amici. La mia passione
per la musica internazionale e la lingua inglese nasce fin da che ho memoria, tutt’ora ammetto
di ascoltare ancora moltissima musica straniera anche se da qualche anno ho finalmente
incorporato l’italiano nella mia cultura musicale. Ho scoperto il mondo unico dell’indice pop
italiano, quello che si rifà al vecchi cantautorato: questo è qualcosa che non si trova altrove, c’è
solo in Italia. Un po’ questo, e anche la realizzazione che lo scrivere in lingua inglese era un po’
un modo per mettere un filtro a quello che non ero ancora pronta a condividere in modo diretto
con gli altri, mi hanno portato ad avvicinarmi alla mia lingua madre, che ora uso sempre.
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Come si produce una tua canzone? Sei tu che scrivi testi e musica , ti avvali di che tipo di
collaboratori?
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Di solito funziona così. Io scrivo in acustico su uno degli strumenti che suono, quasi sempre
l’ukulele. Poi io porto tutto in studio e grazie alla Noizehills le canzoni prendono forma, vengono
prodotte ed ultimate in modi che spesso stupiscono anche me.
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Ho sentito le tue canzoni sia ”Davvero” che ”Basta” devo dire che il suono è piacevolmente pop
mentre i testi sono accattivanti e abbastanza complessi? C’è un modo di fare pop senza essere
banali quindi?
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Certo che sí! Ormai la banalità è la base del 90% di quello che si sente, bisogna iniziare a
distinguersi fin da subito oppure si rimane in mezzo al mare di gente che fa tutto uguale.
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Esibizioni live?
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C’è la possibilità di fare un sacco di live e non vedo l’ora: è la parte più bella del mio lavoro!
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Progetti per il futuro?
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In arrivo c’è anche un EP che oltre a Basta e Davvero conterrà tre nuove tracce inedite.
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Come definiresti la tua musica?
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Definirei la mia musica come un malinconico realismo, con un anche po’ di speranza.
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Convincici ad ascoltare e a comprare il tuo lavoro?
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Ascoltare, ad esempio su YouTube, non costa nulla! Dare una possibilità ad artisti emergenti e
supportarli se poi piacciono è un’emozione bellissima. Lo provo da fan di molti di questi, ci si
sente parte di un gruppo ristretto e quando ci si appassiona davvero fa piacere sentirsi anche
speciali da questo punto di vista.
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Grazie allora per la piacevole chiacchierata e a presto con il tuo nuovo EP.
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Grazie a voi e a tutti i lettori di Megliodiniente.com è stato un piacere.
Benedetta Raina – Basta