ed editori. Ci sono libri mai nati perché non è scoccata la scintilla, perché non ci si è
incontrati al momento giusto, nel posto giusto, con parole giuste. Ce ne sono altri mai nati
perché proprio non ci si è incontrati. Noi vogliamo aiutare un libro a nascere, uno a
settimana!”
Ho letto per primo: SHALIS
Autore: Claudio Bolle
Genere: Fantasy
Sono pronto a scommettere che nessuna zingara veggente e nessun indovino potrebbe mai vedere, nella sfera di cristallo o nella mano di qualche malcapitato, come sarà il mondo tra migliaia di anni. Lo dico con una certa sicurezza dato che l’ultimo millantatore a cui ho dato 5 euro a una fiera non ne ha imbroccata neppure una.
Bè, se l’ottimismo non la fa da padrona nella vostra esistenza, sappiate che c’è anche chi potrebbe battervi in fatto di visioni catastrofiche e tragiche.
L’opera di cui vi parlo questa settimana, infatti, parte da un contrasto importante che pone subito il lettore in un’atmosfera che riesce a turbare le menti più aperte. Siamo nel futuro, un futuro lontano millenni. Non ci sono astronavi e teletrasporto, non è prevista l’uscita di qualche nuovo film al quarantesimo remake, nessuno ricorda Star Wars né sa che sia mai esistito qualcosa del genere. Vi basti sapere che siamo 25000 anni circa dopo la grande catastrofe. Vai a sapere poi quando ci sia stata effettivamente. E’ un numero di anni impensabile. Eppure, nonostante il tempo trascorso, i popoli e le genti assomigliano molto a quelli descritti nei nostri libri di storia. Si va da popolazioni poco più che primitive alle più avanzate e all’avanguardia cittadine feudali. Nulla di più. E nulla di meno, anche perché sarebbe difficile. Capita, ogni tanto, di imbattersi in antichi edifici, sparsi per il pianeta, dalle sembianze e dai materiali futuristici, tipo con i vetri alle finestre e la porta blindata all’ingresso. E questo basta perché, tra queste persone, possano nascere leggende e storie. E’ una visione del mondo futuro piuttosto desolante. Si percepisce non solo la sensazione di un destino infausto ma anche l’angoscia per una ripartenza che stenta a trovare una direzione, uno sfogo. Il mondo appare irrimediabilmente seduto alla fermata dell’autobus sbagliata, con ben poche speranze di riprendere il proprio viaggio verso ciò che noi, adesso, chiameremmo futuro e che lì, nel libro, sembra non essere mai arrivato.
Claudio Bolle, l’autore e l’ideatore di questo romanzo, tenta di mettere ordine in questo strano mondo che la sua fervida fantasia ci paventa davanti agli occhi. Per l’occasione, immagino abbia pensato che un novello Garibaldi avrebbe potuto essere utile. A quanto pare, però, nel futuro non saranno disponibili le camicie rosse, terminate da tempo nei negozi antecedenti alla catastrofe. E allora perché non dare l’incombenza di riunire il mondo a qualcuno di molto più affascinante? Ecco che su una spiaggia, tramortita da un terrificante naufragio, giace una donna priva di sensi. Una coppia di indigeni della zona, intenti in una battuta di caccia, ne nota subito le splendide fattezze e, una volta rianimata, se ne prende cura. Si vede lontano un miglio che non è una donna come tutte le altre, almeno da quelle parti. E’ alta, dalla pelle candida come la neve e dai biondi capelli fluenti. Il suo corpo, atletico ed energico, denota da subito un’origine lontana da quei luoghi. La voce, inizialmente tremolante e insicura, presto si tramuta in un fermo e deciso strumento di comando. E’ una condottiera, è evidente. Una forte, agile, decisa e carismatica condottiera. E man mano che la memoria torna a bussare alla porta della mente, la donna ricorderà il proprio nome, Shalis. Ricorderà la propria turbolenta storia che l’ha portata su quella spiaggia, rivedrà la propria infanzia, ripercorrerà gli antichi fasti e le nobili origini.
Shalis, che presto conquisterà la fiducia, il rispetto e la stima delle genti che l’hanno salvata, intraprenderà un lungo viaggio per tornare a casa. Con quale intento? Sta a voi scoprirlo, naturalmente.
Sarà un viaggio periglioso, pieno di avventure e battaglie da affrontare, spietati nemici e ancor più pericolosi amici da cui guardarsi le spalle. Shalis conoscerà bene la guerra e vedrà come possa cambiare l’animo degli uomini che la vivono. Se le gioie dell’amore sapranno consolarla e allietarla più di una volta, il dolore e la delusione per le violenze subite da inaspettati aguzzini sapranno colpirla con inaspettata forza, sferzando la sua anima come il vento della tempesta.
Per sua fortuna, in questo lungo viaggio, Shalis non sarà sola. Due gattoni e numerosi viandanti la seguiranno per rendere questa esperienza indimenticabile.
Cari editori all’ascolto, sappiate che Claudio Bolle scrive veramente bene. La sua creatività lo ha portato verso il fantasy e sono certo che il suo indubbio talento potrebbe dare vita a una vera e propria saga targata Shalis. Con la stessa sicurezza mi permetto anche di pensare che magari la catastrofe non è poi così lontana, visti i tempi. Avere vicino qualcuno che già sa come uscirne potrebbe essere molto utile. Magari non sarà affascinante come la nostra guerriera ma, col tempo, potrebbe migliorare.
Se quindi già scalpitate per leggere questo romanzo e dare a Claudio Bolle ciò che è di Claudio, potete contattare il nostro autore alla mail claudiobolle@gmail.com oppure sui social, cercando direttamente Caudio Bolle. Sono certo che ne sarà lieto. E lo sarete anche voi. Non si sa mai dove saremo tra 25000 anni.
A presto e buona lettura!
Oltre all’iniziativa trovo ottima questa recensione. Chiara esposizione, tono brioso ed elegante che mi hanno coinvolto tanto da leggerla tutta dato che secondo me non è scontato. Bravo!
Grazie Maria Carlo ha questo stile scanzonato ma legge veramente un sacco di cose e soprattutto gli va dato il merito di aver creato questa iniziativa sponsorizzando libri e scrittori ancora non editi
Piano col “non editi”, ho cinque lavori pubblicati. 🙂 e se vi piace la recensione, aspettate a leggere il romanzo.
E grazie, Carlo, molto lusinghiera.
aspettiamo fiduciosi gli altri tuoi lavori editi e non. se mi dai i titoli li faccio recensire a Carla Murialdo che si occupa degli editi 🙂
Ciao, volentieri, se mi dici come contattarvi. Carlo ha messo la mia mail nell’articolo, se mi mandi una riga ti rispondo con ciò che ti serve. Grazie!
Ciao scusami se ti rispondo solo ora ma è un periodomolto frenetico. bettocroce@libero.it la mia mail