Recensione di Carla Murialdo
In un post su Facebook alla domanda: cosa pensi se ti dico “tre minuti a mezzanotte”? Io ho risposto: ad una canzone di Celentano. Ora, leggendo il libro, capisco che la risposta non c’entrava niente. Tre minuti a mezzanotte è il tempo che resta agli umani prima che si estinguano. La scrittrice mette in evidenza tutti i mali del pianeta, ed anche tra i più difficili intrighi internazionali riusciamo a mettere davanti l’interesse di pochi a discapito di molti. Un romanzo tra il fantasy e l’intrigo politico con un grande messaggio… manca poco è ora di cambiare.
In un orologio ipotetico di ventiquattr’ore, dove la prima ora corrisponde alla nascita della civiltà e l’ultima alla sua morte, ai terrestri e ai blunoriani, gli abitanti di un pianeta di nome Blu Noor ad anni luce di distanza da noi, mancano tre minuti a mezzanotte. A rivelarglielo è una razza aliena di gran lunga più sviluppata, proveniente da una galassia ancor più lontana. Una volta scoperto di non essere soli nell’universo, cosa faranno i terrestri? E i blunoriani? E gli alieni sono davvero pacifici come sembrano?