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AMAZING BLONDEL

ARTICOLO DI EMILIO AURILIA

 

Gruppo inglese che occupa un posto particolare all’interno della pop music perché dedito alla riproposizione delle musiche ispirate alle danze di corte europee del periodo medio-rinascimentale (pavane, gagliarde, alemanne ecc.). Alla fedeltà filologica a livello strumentale grazie all’uso costante di liuto, tiorba, chitarrone, salterio, cromorno, flauto dritto, tamburo e sonagli vari, fa però da contraltare la composizione di canzoni originali ispirate, come detto, agli stilemi musicali del periodo, pur senza rinunciare all’esecuzione di traditional riarrangiati. La maggioranza dei brani presenti in “Evensong“, “Fantasia Lindum” e “England“, decisamente i prodotti migliori, spetta alla penna di John David Gladwin che si pone anche come voce principale oltreché secondo liuto e contrabbasso a due corde. Insieme a lui il polistrumentista Terence Alan Wincott e il primo liuto Edward Baird, presente da “Evensong” in poi. All’indomani della pubblicazione di “England” la band subirà la defezione di Gladwin disastrosa per il sound che, rimasto sotto il controllo tecnico di Wincott a garantire l’importante disimpegno strumentale e quello compositivo di Baird che erediterà anche il ruolo di vocalist, si discosterà progressivamente dall’ispirazione originaria, orientandosi verso un folk più regolare a cui si affiancheranno successivamente numerosi elementi rock grazie all’introduzione della batteria e di strumenti elettrici. Il risultato è piacevole ma privo di quella assoluta originalità ideata dal leader precedente e che condurrà di lì a poco allo scioglimento della coppia Wincott-Baird, seguìta da una recentissima reunion anche con Gladwin, soprattutto per la proposizione di spettacoli dal vivo.

 

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