ALL’ALLIANZ DOPO LA VITTORIA DI MERCOLEDÌ COL NAPOLI LAN JUVENTUS SI RIPETE PIEGANDO UN BUON GENOA PER 3-1.
Dopo la convincente vittoria di mercoledì contro il Napoli, nel famoso recupero del match della 3^ giornata di andata mai disputato, gli uomini di Pirlo sono chiamati alla non semplice conferma di risultato e prestazione contro il rinato Genoa di mister Ballardini.
Tornano Szczesny e Kulusevski dal 1′ e su di loro gli occhi puntati di tutta la tifoseria bianconera. Occhi puntati anche su Rovella già di proprietà Juventus e su Scamacca che a gennaio è stato molto accostato ai bianconeri.
La Juventus parte bene con un paio di palloni messi in mezzo all’area da Cristiano Ronaldo su cui nessun bianconero riesce ad intervenire, ma sul secondo di questi è Cuadrado dal lato opposto a ricevere, saltare l’uomo e servire in assist al bacio proprio per il 44 in maglia bianconera che col piatto sinistro trova l’angolo lontano della porta difesa da Mattia Perin al 4′.
Nel giro di pochi minuti la Juventus ci riprova con Chiesa, fermato da Perin e Ronaldo che dopo una bella azione corale in uscita dalla difesa attiva al limite e calcia a lato alla sinistra dell’estremo difensore rossoblù. Il Genoa prova qualche timida sortita offensiva specialmente a sinistra dove Zappacosta pare essere il più in palla degli avversari.
Al 21′ il raddoppio della Juventus grazie a un pallone letteralmente strappato da Chiesa a Radovanovic nel cerchio di centrocampo col quale l’ex viola si invola verso la porta avversaria, impegna Perin, CR7 sulla respinta si divora il gol centrando il palo e a rimorchio Morata firma il 2-0.
È tutta un’altra Juve rispetto a quella vista sino a una settimana fa contro il Torino. Per atteggiamento, dedizione ed anche consapevolezza della propria forza, questo 1° tempo conferma le sensazioni percepite nel match contro i partenopei. 35′ di ottima Juve, tra giro palla fluido e capacità di aggirare l’avversario, Rabiot e ancora Kulusevski provano ad impensierire Perin. Per il Genoa il migliore continua ad essere Zappacosta. Al 44′ Scamacca ha la clamorosa palla per accorciare e andare al riposo sul 2-1, ma tra i demeriti suoi e la prontezza di Szczesny il 1° tempo si chiude con i bianconeri avanti 2-0.
La ripresa vede in campo Alex Sandro per l’ammonito Cuadrado per la Juve e Ghiglione e Pjaca per Biraschi e Behrami nelle file rossoblù. Passano 3′ e il Genoa rientra nel match con Scamacca che di testa insacca da calcio d’angolo il gol fallito sul fischio finale del 1° tempo. La Juventus va in difficoltà e al 55′ due occasioni in serie fanno correre più di un brivido ai bianconeri che si salvano con Szczesny sulla prima e sulla seconda grazie all’imprecisione del croato.
Al 57′ ci riprova Cristiano Ronaldo che dopo aver fatto tutto bene non trova l’angolo lontano. È tutta un’altra partita adesso e l’assenza di Cuadrado, al di là del grande ritorno del Genoa, si fa sentire. Al 61′ una ripartenza clamorosa Chiesa, Morata e Ronaldo viene gettata alle ortiche dalla scelta incomprensibile del 22 bianconero che ignora CR7 servendo (male) lo spagnolo e favorendo l’intervento dell’estremo difensore.
È incredibile come questa Juventus non riesca a durare due tempi riuscendo sempre a rimettere in partita l’avversario di turno. Al 68′ escono Morata e Kulusevski per Dybala e McKennie. Passa 1′ abbondante e lo statunitense servito da Danilo realizza il gol del 3-1 in maniera quasi inaspettata.
Dal 75′ il Grifone resta in 10 per l’infortunio muscolare occorso a Zappacosta avendo esaurito le sostituzioni ma la Juventus non ne approfitta ed il match arriva al termine con un’ultima occasione di Alex Sandro imbeccato da Dybala sul quale però si oppone Perin.
La Juventus vince ancora dando continuità di risultati ed anche di prestazione. Ottimo il 1° tempo molto meno la ripresa nella quale il ritorno del Genoa e una serie di ripartenze buttate al vento devono far riflettere per migliorarsi. Adesso testa a Bergamo, domenica contro l’Atalanta sarà un match durissimo.
FONTE: IL BLOG DI LUCA GRAMELLINI
https://www.lucagramellini.com/juventus-per-vincere-ci-vuole-anche-kulu-sevski