Intervista di Barbara Gabriella Renzi
Ciao Anna, raccontaci di te chi sei?
Ciao Barbara grazie di cuore per questa bella opportunità.
Mi presento ai tuoi lettori: mi chiamo Anna Rampini, sono nata a Roma, ma ho deciso, insieme a mio marito, di crescere i nostri figli nell’incantevole cittadina di Monterotondo.
Ho tante passioni, la più grande, dopo i miei figli, è scrivere…scrivere è come respirare, è un gesto naturale che fa parte di me e che possiedo da che ne ho memoria; già da piccola ovunque andassi portavo con me una penna e una vecchia agenda; “vizio” che ho tuttora, nella mia borsa, infatti, non mancano mai penna e taccuino.
Un’altra mia grande passione è la storia e l’arte. Ho studiato Lettere con indirizzo storico – artistico alla Sapienza e per un periodo ho lavorato per una cooperativa facendo visite guidate con le scuole, un’esperienza formativa e interessante. Ora collaboro con un’associazione culturale gestendo un doposcuola.
In quest’ultimo anno ho scritto recensioni e articoli per riviste on-line e blog.
Che altro raccontare di me!? Sono autrice di una silloge poetica (2020) e una favola intitolata Tutti in classe, pubblicata in agosto di cui vado molto fiera perché ho avuto un illustratore d’eccezione, mio figlio che a soli undici anni ha preso la mia storia di nascosto e l’ha illustrata.
Come s’intitola il tuo libro? Di cosa parla?
La mia prima silloge l’ho intitolata Come un soffione nel vento.
Ho raccolto poesie e pensieri poetici sparsi in quaderni e fogli “volanti” di un periodo della mia vita molto lontano.
Ti spiego, Barbara.
Durante il periodo di chiusura a causa della pandemia ho riscoperto un po’ di tempo per me. Le ore interminabili mi hanno dato l’opportunità di mettere ordine nei miei scritti. Avevo deciso di catalogarli in anni…un’impresa titanica, visto che molti fogli non erano datati; eppure, nonostante questo, ricordavo benissimo il mese e l’anno di quelle poesie.
Senza rendermene conto stavo ricomponendo un puzzle di emozioni, per certi versi, antiche ma che, in realtà, corrispondevano alle sensazioni di paura e di dolore che stavo (anzi, stavamo tutti) provando in quel momento.
Ho scandito il mio libro in un periodo di tempo che va dal 1993, un anno dopo la perdita di mio padre, e il 1998, l’anno in cui ho iniziato a comprendere.
Ogni sezione, scandita in anni, è introdotta da pensieri scaturiti dalla rilettura di quei versi, una sorta di analisi emozionale.
Protagonisti delle mie poesie sono le emozioni e gli stati d’animo. Il buio e la luce si contrappongono continuamente, naturalmente vincerà la luce che, però, senza buoi non potrebbe esistere ed è pertanto necessario.
Non nomino mai mio padre, che è presente con la sua assenza in ogni poesia; è proprio la consapevolezza di questa presenza – assenza che ha fatto crescere e maturare l’idea che la nostra esistenza è come un soffione che trasportato dal vento compie un lungo viaggio costellato di distacchi, ma anche di speranza.
Scrivere ed essere donna? Cosa significa?
La scrittura, in teoria, non ha genere. Chi scrive è un’anima pura e sensibile, e purezza e sensibilità sono valori universali. Però (perché c’é un però) la differenza di genere la fa tutto il resto.
Parlo in base alla mia esperienza, naturalmente, e credo che qualcuno si rispecchierà nel mio vissuto.
Sono una mamma prima di essere una poetessa e scrittrice e come tale non dedico tutto il mio tempo a scrivere (anche se lo vorrei tanto!), la mia vita scorre per la maggior parte del mio tempo tra spesa, pulizie, cucina e compiti, oltre al mio lavoro.
Quando scrivo? Ogni attimo possibile, appena un verso mi balena nella testa e, stranamente, le parole arrivano in momenti inaspettati ed ecco che mi ritrovo foglietti e scontrini pieni zeppi di appunti e pensieri, che poi la sera (e qui devo ringraziare mio marito che mi aiuta con i bambini) posso scrivere con tranquillità sui miei quaderni o sul pc.
Quindi, per tornare alla tua domanda, scrivere e essere donna è complicato e dolcemente sorprendente, perché in ogni parola c’è un vissuto fatto di tante piccole difficoltà quotidiane, oltre a essere un modo per dialogare con se stesse.
La poesia e la natura. Vuoi commentare?
Tra poesia e natura intercorre un rapporto ancestrale, un dialogo continuo.
Cito una poesia di William Blake per spiegarmi:
“Vedere il mondo
in un granello di sabbia
e il paradiso
in un fiore selvatico
tenere l’infinito
nel palmo della mano
e l’eternità in un’ora”
Ecco, la poesia fa questo. Il poeta vede con gli occhi di un bambino e trasferisce le proprie emozioni nelle cose che la natura offre ogni giorno, commuovendo la propria anima e quella del lettore.
Vorrei aggiungere un ultima considerazione sul binomio natura e poesia; grazie a esse impariamo a stare soli con noi stessi, permettendoci di comprendere la nostra fragilità e di trasformarla in un punto di forza.
Parlaci dell’Erboristeria delle Lettere.
Erboristeria delle Lettere è entrata nella mia vita in modo inatteso e sorprendente. Ho avuto modo di conoscere poetesse e poeti che seguivo sui social, con i quali sentivo una certa sintonia e questa sintonia si è concretizzata in un meraviglioso lavoro di gruppo. Siamo scrittori emergenti appassionati di poesia e di letteratura. I nostri diversi punti di vista ci aiutano a lavorare insieme, proponendo progetti individuali e condivisi. Abbiamo creato una pagina Facebook, un profilo Instagram, un canale Youtube, un blog e, il nostro ultimo nato, un podcast. Il nostro obiettivo è capire e far capire attraverso la natura e la poesia o la letteratura chi siamo, affrontando tutte quelle emozioni che ci fanno star male. Prima di salutarti vorrei salutare Chiara Rantini, Benedetto Ghielmi, Emanuele Martinuzzi, Claudia Muscolino e naturalmente te, Barbara Gabriella Renzi, che hai ideato Erboristeria delle Lettere.
Se i tuoi lettori sono curiosi di conoscerci lascio i nostri link, posso?
https://erboristeriadellel.wixsite.com/website
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Dove trovare i libri di Anna Rampini
