“Ho deciso di uccidere un uomo. Non so chi sia né dove viva, non ho idea di che aspetto abbia. Ma lo troverò e lo ucciderò“. Come inizio promette bene. Un pirata della strada travolge, uccide il figlio di uno scrittore di gialli e fugge senza prestargli soccorso. Lo scrittore decide di dargli la caccia e poi di ucciderlo; egli tiene un diario con le sue impressioni e gli stati d’animo. Lo scrittore si pone molti dubbi: è giusto uccidere una persona anche se non sei sicuro che sia colpevole? Si può uccidere una persona che per carattere e indole tormenta altre persone? Si può uccidere un figlio per l’onore della famiglia? E un figlio può uccidere un padre che picchia la madre? Questo libro, più che per la trama, fa riflettere sui dubbi della coscienza. Alla fine è difficile non stare dalla parte dell’assassino.
Sono le prime parole del diario di Felix Lane, un uomo deciso a vendicarsi del pirata della strada che gli ha ucciso il figlioletto. Ma come rintracciare il colpevole quando anche la polizia ci ha rinunciato? Felix ha dalla sua la forza della disperazione e il fatto di essere uno scrittore di gialli. Giorno dopo giorno, annota sul diario i progressi della sua ricerca, il meticoloso esame di ogni possibile pista, le supposizioni e le deduzioni, ed ecco che uno scenario plausibile comincia a emergere.
Carla Murialdo