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“I segreti della torre” – Mara Rosso

I segreti della torre“, di Mara Rosso.
Sono una delle lettrici del concorso “La QUERCIA DEL MYR” ed ho scoperto che fra gli inediti di tanto in tanto si trovano dei veri capolavori, come questo romanzo che ha vinto il primo premio tra  gli inediti ambientati in Piemonte.
La vicenda si svolge a Giaveno: all’apertura in un  museo viene trovato il cadavere di un noto artista. Con la direttrice si trova Barbara Ferrero una professoressa d’inglese che (neppure troppo velatamente) assomiglia alla scrittrice e sarà lei ad indagare ed a scovare il colpevole. 
Una parola anche per il fidanzato e gli altri personaggi: l’autrice avrà preso spunto in qualche modo dagli abitanti di Giaveno?
Essere amici di Mara ed essere trasformati in serial Killer è un attimo.
La scrittrice scrive in modo ironico e leggero, ti fa sorridere, ma nello stesso tempo la trama scorre e ti porta al finale e mentre leggi ti viene da pensare a miss Marple: il male è ovunque, anche in provincia.
 
SINOSSI: 
Il cadavere di un noto artista viene rinvenuto tra le tele esposte nel museo dedicato al suo mentore, inaugurato da poco e diretto da un’ex collega di Barbara Ferrero, prof ficcanaso dotata di uno spiccato sesto senso ereditato da un’ava accusata di stregoneria.
La donna indaga coadiuvando l’amico brigadiere Semperboni, ma è solo grazie all’aiuto del fidanzato medievista Filippo che scoprirà un sottile fil rouge in grado di collegare il delitto a un cold case risorgimentale, a sua volta legato a un segreto ancora più antico custodito in una torre che porta il nome di una cortigiana seicentesca. Storia, arte e fiction si intrecciano nei meandri dei secoli per far splendere come meritano alcune chicche di Giaveno, borgo ai piedi delle Alpi, nel quale vissero e vivono tuttora personaggi e personalità di indiscusso rilievo.

Carla Murialdo.
 
 

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