Articolo di Emilio Aurilia
Si sono formati a metà anni sessanta a Swansea scegliendo di chiamarsi Iveys. Nel 1968 vengono messi sotto contratto dalla Apple, la casa discografica dei Beatles, a séguito dell’invio di alcuni nastri ad Abbey Road. Col nome Iveys realizzano un singolo dal titolo “Maybe Tomorrow” e verso la fine del 1969, già Badfinger, incidono la colonna sonora del film “The Magic Christian” cui fra gli interpreti figurava Ringo Starr e da cui è stato tratto il 45 “Come and Get it” scritto da Paul McCartney che aveva inviato loro un nastro del brano da lui registrato in solitudine con molte sovrincisioni e che gli appassionati hanno potuto reperire nel terzo volume della collection “Beatles Anthology“.
Da questo momento il legame del gruppo con i Fab Four si fa sempre più stretto: incideranno l’album “Straight Up” (1973) sotto la produzione di George Harrison e collaboreranno, tanto in studio, quanto dal vivo, ai loro dischi solisti, il più noto dei quali “The Concert for Bangla Desh” dello stesso Harrison. Lo star loro a contatto è servito poiché la lezione beatlesiana risulta evidente anche nei loro stilemi compositivi, strumentali e canori.
Il primo maggio 1975 subiscono purtroppo un dramma: il chitarrista e leader Peter Ham s’impicca nel proprio garage. Aveva appena lasciato la band che, dopo qualche momento di smarrimento, riprenderà l’attività fino al termine del 1983 quando Tom Evans, un altro membro fondamentale, si suiciderà allo stesso modo del collega.
Joey Molland e Mike Gibbins, la metà superstite della band, dopo un periodo inattivo, pare sia tornata in attività e lo sia tuttora, insieme ad altri musicisti conservando il nome della ditta, senza il necessario séguito.