gironzolavo
attorno a un desiderio
seduto su un tempo d’altri amanti
a un chiodo bucato i miei peccati
troppo simili a speranze
e noi assenti
mai così vicini
sguinzagliata la voglia di toccare
la tua gola
profonda
ho messo a turno
il mio sesso:
troppo in pronta consegna
quale peripezia fa da sfondo
vivace
allo sguardo?
il mio nome il tuo
non detti
giocano a pestapiedi
fu a te che mi chiesi
amico della mia pazzia
non gridi ancora a me
l’orario
in cui sarai ritmo che incanta
cadrai nel luogo della mia parola
e io di riflesso a te
verità di un errore:
lo so
sì lo so.
Ma tu
non abortirmi amore
Lucia Triolo