Di Carla Murialdo
Una nuova avventura per il commissario Aurora Defelice: durante gli scavi per la costruzione di una strada viene trovato quel che rimane di una ragazza sepolta. L’unico indizio un piercing all’arcata sopraciliare. Dopo tanti anni difficile trovare un colpevole e un movente. Lo scrittore ci presenta molti degli aspetti che caratterizzano i peggiori delitti. I moventi sono sempre gli stessi: i soldi, la passione, la gelosia. Indagando a ritroso nel tempo vengono a galla segreti e verità nascoste. Devo ringraziare lo scrittore che mi da fiducia e mi fa leggere in anteprima i suoi romanzi e si fida del mio giudizio.
Durante i lavori per la costruzione di una strada viene alla luce il cadavere di Vanessa Lofranco, scomparsa nel 2011. La ragazza è stata uccisa con un fendente al cuore. Il commissario Aurora Defelice comprende subito che si trova di fronte a un caso difficile. Non ci sono indizi, non ci sono sospettati, non c’è nemmeno una traccia investigativa. Il giorno della scomparsa Vanessa aveva un appuntamento a Villa Alba, la faraonica residenza di Giorgio Grimaldi, un ricco industriale. Aurora dovrà scavare a fondo tra segreti, menzogne e depistaggi per dare un nome all’assassino. Mentre la ricerca del colpevole prosegue con difficoltà, il commissario deve fare i conti con i fantasmi del passato che hanno continuato a ossessionarla, nonostante il tempo trascorso e che non è mai riuscita a lasciarsi alle spalle. Un’indagine serrata e piena di colpi di scena che lascia col fiato sospeso fino allo sconvolgente epilogo.