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SPENDERE UNA FORTUNA Intervista a Jack Tormenta, voce dei Puro Veneno

 

A cura di Riccardo Gramazio_Ricky Rage

 

Parlano di necessità, i ferraresi Puro Veneno, di bisogno e di presente. Toccano tematiche importanti e, soprattutto, pongono domande, cosa non così scontata. Non abbiamo un piano B, purtroppo, non possiamo fare altro che concentrarci sul primo, quello A, e di spingere al massimo. Tre amici, Jack, Max e Marco, diverse esperienze alla spalle, tanta voglia di musica e di rock. Questo Disco Ci è Costato Una Fortuna è un grande lavoro di esordio, carico di contenuti sonori e di passione, è un disco che becca al primo ascolto, ve lo assicuro. Complimenti all’Alka Record Label, che continua a passarci gioiellini e complimenti, quindi, alle necessità dei Puro Veneno, che hanno speso tanto per immortalare le proprie emozioni. Parliamo di questo e di molto altro con il vocalist/chitarrista Jack Tormenta…

 

Benvenuti, ragazzi. Spieghiamo subito ai lettori chi siete e che cosa fate…

 

Ciao a tutti, noi siamo i Puro Veneno, chi vi parla ora è Jack. Jack Tormenta alla voce e chitarra, Max Lambertini al basso e Marco Orsini alla batteria. Cerchiamo semplicemente di fare bene quello che ci riesce meglio fare, cioè suonare. I Puro Veneno sono allo stesso tempo tre amici che si conoscono da una vita e che suonano da una vita, che hanno già avuto progetti in comune, ma mai con questa formazione. Tre anni fa abbiamo avuto una sorta di esigenza interiore che ci ha spinti a ritrovarci e a fare quello che abbiamo sempre fatto insieme, suonare.

 

E il nome della band da dove viene?

 

Puro Veneno è il nome di un gruppo artistico colombiano che ho scoperto casualmente guardando un documentario. Quando ho letto il nome per la prima volta me ne sono innamorato all’istante; quindi, li ho contattati chiedendogli il permesso di poterlo utilizzare come nome della band garantendogli che avremmo sempre rispettato il significato che ha per loro. Hanno accettato ed eccoci qui.

 

Poche settimane fa avete pubblicato il vostro primo album. “Questo Disco Mi è Costato una fortuna” è un titolone. Io penso che, oltre alle ovvie spese di produzione e di gestione, il discorso possa allargarsi e toccare il dispendio emotivo e mentale. Sto sbagliando o ci sto prendendo?

 

In un certo senso ci hai preso. Il titolo del disco, infatti, nasce proprio come una risposta alla domanda che siamo fatti alla fine del lavoro. Quanto ci è costato questo disco? Escludendo il solito discorso economico in termini di soldi quanto ci è costato davvero questo disco? Beh, la risposta non è per nulla banale. Ci è costato il dover parlare ancora di chi rimane naufrago in mare in fuga dalla disperazione. Ci è costato il dover ammettere che non abbiamo un piano B, che c’è solo questo pianeta, che per ora abbiamo solo questa unica casa che è la Terra. Ci è costato dover parlare di diritti e uguaglianze, perché ancora nulla sembra essere veramente cambiato. Oltre a questo ci è costato tantissimi sacrifici, abbiamo tutti un lavoro che comunque ci porta via tempo e energie, ma per la musica siamo ancora in grado di dare quello che possiamo. Per questo ci è costato una fortuna, ma credo che sia costato un po’ a tutti qualcosa.

 

Beh, il disco è molto interessante, davvero bello. Possiamo collocare, anche se non è mai giusto etichettare gli artisti, i Puro Veneno nell’indie rock. La vostra è comunque una proposta piuttosto particolare. Ecco, come siete riusciti a trovare la formula giusta?

 

Personalmente credo che il vestito “indie rock” ci possa anche stare bene. Sinceramente non c’è un riferimento unico per la band come ispirazione. La formula giusta è la conseguenza dell’alchimia che c’è tra di noi quando suoniamo, nulla di deciso e/o preparato a tavolino, è tutto molto spontaneo, anche la fase di scrittura normalmente parte da una improvvisazione.

 

Veniamo alle canzoni che compongono l’album. I primi tre singoli dicono molto, ma non tutto, meglio ascoltare tutte le tracce per farsi un’idea. Interstellare, Che Cosa C’è Che Non Va e Ogni Mondo è Diverso sono tuttavia ottimi pezzi. Avete voglia di spendere due parole a riguardo?

 

I primi tre singoli che hai citato rappresentano a pieno lo stile Puro Veneno. Cerchiamo tramite semplici “slogan” di riportare l’attenzione su quegli aspetti della quotidianità che sembrano essere più dannosi che d’aiuto. Un esempio può essere il tema di interstellare che è nato guardandomi attorno a una banchina di attesa in una stazione ferroviaria. Nessuno che si stesse guardando in giro, tutti con la testa china a guardare il proprio telefono. Il primo pensiero è stato: «Cavolo trovare qualcuno che come me si sta guardando attorno è come cerca una forma di vita nello spazio interstellare!»

 

Molto curati di fatto i testi, arrabbiati, sarcastici, ma mai realmente tristi o rassegnati. Complimenti per la penna, ovviamente. Come sono nate le parole e quali sono i temi che avete deciso di trattare?

 

Questo disco mi è costato una fortuna è il nostro modo di vedere il mondo che ci sta intorno. È il nostro modo di raccontare quello che vediamo su cui a volte ci soffermiamo a pensare. Ci sono indubbiamente esperienze personali, ma anche racconti di storie e di vite che in qualche modo ci hanno segnato. Non c’è una sola mano nella scrittura. Mi piace dire che le nostre canzoni e i testi sono scritti a tre mani, tre cuori e tre teste.

 

Mi piace molto Dove è Bello Morire, giusto per citare un’altra canzone. Un brano accattivante, divertente, ballabilissimo e pieno di immagini. Farà sicuramente centro al primo ascolto. Cosa ha ispirato la stesura?

 

Qui il merito è tutto di Marco, il batterista. Oltre a essere un ottimo batterista è un cantautore fantastico con una voce altrettanto bella (la voce principale nel pezzo è sua). Ha uno spirito molto latino e in questo pezzo si sente tutto, come si sente tutta la sua “umanità” nel testo.

 

C’è spazio anche per l’amore con “Io e Te”. Una dedica?

 

È più che una dedica, Io e Te è la marcia nuziale che ho scritto per me e mia moglie. Le ho chiesto il permesso di poterla “pubblicare” perché comunque la vera proprietà della canzone è sua.

 

Anche la produzione è curatissima. Con chi avete lavorato e come sono andate le cose in studio?

 

Beh, qui cadiamo in piedi. La produzione è stata curata da Michele Guberti presso il Natural Head Quarter di Ferrara mentre il mastering è stato seguito da Max “Stirner” Fusaroli (mio vecchio amico e compagno di avventura con la band Donvito e i Veleno, nonché uno dei migliori produttori indie d’Italia). Con Michele la sintonia è totale, è stata una piacevole sorpresa e credo che non sia finita qui la nostra collaborazione.

 

Se dico Alka Record Label?

 

Dici tanta roba. Senza Alka Record Label di sicuro non saremmo qui a parlare. A parte gli scherzi dobbiamo tanto ad Alka Record Label, un’ etichetta seria che si da un sacco da fare e soprattutto molto professionale. Il rooster di Alka Record Label ultimamente mi sembra molto figo: bei nomi e buona musica.

 

Quali sono gli artisti o i gruppi che hanno ispirato la musica dei Puro Veneno? Mi vengono in mente diversi nomi…

 

Diciamo che i nostri riferimenti sono indubbiamente stranieri. Se devo darti qualche coordinata a livello personale: At The Drive In, The Mars Volta, Fugazi, Qotsa ecc..

 

Spesso mi capita di ascoltare materiale proveniente dal ferrarese. Abbiamo una bella scena musicale, a quanto pare…

 

Guarda, se sevo dirti la verità, l’ho sempre pensato anche io. Ferrara ha (e ha avuto quando ero giovane) una percentuale di gruppi e musicisti molto alta rispetto ad altre città. Mi fa molto piacere sapere che il sottobosco ferrarese è ancora in fermento.

 

Attività live? Avete cose in programma? La situazione Covid è per fortuna migliorata.

 

Si stiamo iniziando a parlare di live proprio in questi giorni e la nostra speranza è di poter ricominciare a suonare dal vivo già da questa estate. Speriamo, ora le condizioni sembrano esserci alla grande, senza troppe scuse..

 

Una cosa che non vi ho chiesto?

 

Se ci piace bere? Domanda scontata.

 

Salutate i lettori, piazzando i vostri link principali…

 

Ciao Fratellini e Sorelline, qui Puro Veneno che vi parla.

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