Articolo di Adriana La Trecchia Scola
Si e’ sopravvissuti anche a questo Ferragosto,piu’ che altro alla sua baraonda:una specie di carnevale estivo per quella sfrenatezza che rilascia.E’ inutile ricordare l’origine o il significato(?) della “festa”(in pratica nasce nell’antica Roma per il riposo del primo imperatore Augusto Ottaviano a conclusione dei lavori agricoli,ma la chiesa cattolica-pure romana la lega alla Assunzione della Vergine Maria in cielo).Come al solito oggigiorno una “festa” perde il suo senso e adempie ad esigenze di mercato.La scansione del tempo deve distribuire abitudini di consumo.Queste considerazioni pseudoesistenziali non sono nulla,dato che l’attualita’ incalza.Difatti e’ ripreso il campionato di calcio e la sensazione di dejavu’ e’ concreta.L’incompetenza truffaldina della piattaforma streaming,che mostra proprio l’economicizzazione dello sport;i risultati sempre vincenti delle ricche;i cori provocatori che dire beceri e’ poco.In realta’ una spiegazione gettonata riguarda l’esigenza di sfogarsi in modo goliardico ma innocuo.Si dice il calcio e’ una “fede” (il termine attualmente e’ sospetto) e nello stadio durante i 90′ si deve poter scherzare anche pesantemente.Quest’estate si sta svolgendo la campagna elettorale per cui tutto quello che viene detto o fatto puo’ nuocere gravemente alla salute.I politici sono intervenuti a sostegno dei tifosi (beffati nella visione delle partite)perche’ il consenso elettorale non e’ mai troppo.”Credo” che ne vedremo delle solite,e la pioggia estiva cade sul bagnato.
