Di Adriana La Trecchia Scola
Il giorno di ferragosto e’ passato,ma in realta’ rappresenta l’inizio della settimana peggiore dell’anno sotto molti aspetti.E’ come un carnevale estivo che da’ il via libera alla sfrenatezza e all’impazzimento collettivo.Gia’ gli antropologi parlavano di sacro e profano,della necessita’ di riti (collettivi)attraverso i quali dare sfogo alla violenza insita nel cd. homo sapiens,del capro espiatorio come vittima sacrificale per il bene(ssere) collettivo.Oggi nel circuito capitalista e consumista avviene lo stesso ma in forme diverse.Soprattutto c’e’ sempre questo risvolto venale che effettivamente inquina l’atmosfera.L’utilitarismo e il materialismo contemporaneo non rappresentano nulla,se non se’ stessi.Solo l’uomo intelligente si impantana nelle contraddizioni,dal cui scontro emerge la verita’.Al contrario chi segue i trend del momento(stile Tik Tok)costituisce il demente,il non-pensante.Adesso pero’ la pazzia sembra essere anche climatica.La penisola e’ divisa in due circa il tipo di devastazione:il sud brucia per gli incendi,il centro-nord annega nei nubifragi.E’ inutile dire che lo scempio forestale e’ causato da incendi dolosi,ed e’ difficile parlare del “piromane pazzo”,dato che motivi economici per appiccare ce ne sono(fanno spavento e schifo).Riguardo i temporaloni:alcuni dicono che ha sempre piovuto forte a fine estate.Tuttavia sono piu’ numerosi quelli che rilevano anomalie meteo eccessive.Sicuramente se ogni volta che vediamo nuvole nere all’orizzonte dobbiamo stare in trincea,il fenomeno risulta ansiogeno e non possiamo farcela.Bisognerebbe innalzarsi sopra queste nefandezze,non restare intrappolati nell’ hic et nunc per spezzare l’accelerazione capitalista del tempo,coltivare lo spleen e la malinconia:in pratica fuori le mode,dentro il vero.
