Harry Marshall, cantautore australiano di nascita ma ormai londinese d’adozione, annuncia il suo nuovo singolo “Cost of Living uscito per TMG Records: è questo il secondo di una serie di 13 brani che usciranno a distanza di circa 6 settimane l’uno dall’altro e che poi andranno a formare un LP.
La canzone nasce dall’esperienza personale di Marshall e dalla conseguente frustrazione causata dall’aumento del costo della vita a Londra. “La lotta per sbarcare il lunario come musicista a tempo pieno in questa città è paragonabile a molte persone che lavorano duramente per guadagnarsi da vivere in un Paese dove il costo della vita è alto come qui in UK”.
La canzone vuole essere una riflessione sulla disuguaglianza economica che esiste nella nostra società, dove coloro che stanno già lottando per tirare avanti sono spesso colpiti più duramente dall’aumento dei prezzi e dai salari invece stagnanti.
“In un Paese in cui quasi tutti i settori lavorativi chiave scioperano per ottenere un salario dignitoso, mentre un primo ministro non eletto sta aggiornando personalmente la sua rete elettrica locale per poter riscaldare la sua nuova piscina” – spiega il cantautore – “Cost of Living” rappresenta un invito all’azione per il cambiamento, esortando la società a trovare modi per sostenere gli uomini e le donne che lavorano e garantire che il costo della vita non sia un peso insopportabile per coloro che già si trovano in difficoltà.
Diversa musicalmente dalla precedente “Je T’adore”, proprio per il messaggio di denuncia sociale e politica veicolato, “Cost of Living” si affida ad un’attitudine più punk, risultando così più incisiva e schietta: riff di chitarra taglienti guidati da una batteria veloce su una linea di basso efficace.
Con una voce grezza ed espressiva, Marshall urla il proprio testo carico di contenuti, in perfetta armonia con gli strumenti che lo accompagnano.
Con una voce grezza ed espressiva, Marshall urla il proprio testo carico di contenuti, in perfetta armonia con gli strumenti che lo accompagnano.