Articolo di Emilio Aurilia
Ad eccezione del canadese Gene Cornish (chitarra, basso e armonica) i componenti della band denominata inizialmente e per poco tempo The Young Rascals provengono dal New Jersey e sono tutti di origine italiana: il leader Felix Cavaliere (tastiere e voce), Eddie Brigati (percussioni e voce; fratello minore del più noto cantante Dave) e il batterista Dino Danelli che vantava precedenti addirittura con Lionel Hampton.
Il gruppo si presenta nella medesima situazione dei più noti Doors ossia privi del bassista dal vivo il cui suono veniva realizzato da Cavaliere con i pedali dell’organo, così come Ray Manzarek utilizzava una ottava di basso azionata da una piccola tastiera che appunto l’organo sormontava.
In studio al basso si sono avvicendati talvolta Gornish e diversi turnisti, fra cui molto spesso Chuck Rainey.
Si fanno conoscere al pubblico fra il 65/66 con un paio di singoli “Good Lovin’ ” e “You Better Run”, pervasi da un beat rock vivace, ma è con la sinuosa “Groovin’ ” del 1967, un pastoso lento denso di atmosfere esotiche rimasto il marchio della band, che si pongono all’attenzione di un pubblico più vasto.
Il loro quinto prodotto “Freedom Suite” (1969) è insieme il primo esperimento di concept e di doppio album ponendosi come progetto ambizioso complessivamente riuscito: vi troviamo un geniale King Curtis in un assolo al sax tenore nel r&b “Of Course” e interessanti soluzioni nelle due facciate del secondo disco interamente strumentale.
“Search and Nearness” (1971) è l’ultimo episodio in cui Brigati e Cornish faranno parte del gruppo che nel medesimo anno tornerà con un altro esperimento di LP doppio con strumentali molto lunghi “Peaceful World” prima del commiato con “The Island Of Real” (1972).
Dopo lo scioglimento il leader Felix Cavaliere ha realizzato sette album di cui alcuni di spessore, specialmente il primo del 1974 che porta il suo nome.
Anche loro, al pari di molti, hanno subito il fascino della reunion per concerti, ma senza esaltazioni.