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MATTEO GARRONE, a Milano LA SUBLIMAZIONE POETICA DEL CINEMA IN JAZZ

 

Un narratore per immagini di favole antiche e cruda realtà, accompagnato dai seducenti virtuosismi di un raffinato sassofonista. La “Patagonia Pictures” è lieta di presentare “La sublimazione poetica del cinema in jazz”. Uno speciale recital con il regista Matteo Garrone e il musicista Piero Delle Monache, che promette di essere un’esperienza entusiasmante. In scena sabato 19 ottobre ore 20.30 al “Teatro Carcano” di Milano.

 

 

Freschissimo di candidatura all’Oscar come Miglior film straniero per “Io capitano”, MATTEO GARRONE affronta un viaggio nella poetica reale del suo cinema, nel riflesso neorealista delle ombre, nella spettacolare radiografia delle ossessioni. Si sofferma sull’epopea immaginifica dei sogni e sulle pieghe della vita nell’antropologia surreale dell’arte.

 

Nella filmografia dell’undici volte David di Donatello, il carattere documentaristico è sempre stato accompagnato da una notevole cura dell’immagine, figlia del passato da pittore del regista, che rende le inquadrature espressive e pregne di significato. Proprio l’impatto visivo, che spesso trascende i limiti del realistico per farsi pura illustrazione, ha contribuito allo sviluppo di letture “fiabesche” sull’opera di Garrone. Letture che hanno messo in luce quanto il suo cinema si rifaccia spesso e volentieri ai paradigmi delle fiabe popolari, che traducono meri fatti di cronaca in racconti universali.

 

Nella maestosa e ricercata cornice creata dalle coinvolgenti melodie di Piero Delle Monache e il suo sax, “La sublimazione poetica del cinema in jazz” con Matteo Garrone. Sabato 19 ottobre alle ore 20.30, presso il “Teatro Carcano” di Milano.

 

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La biglietteria è disponibile anche su www.teatrocarcano.com

 

MATTEO GARRONE

Nasce a Roma nel 1968 e, dopo gli studi artistici, si dedica anima e corpo al mondo del cinema, dove debutta con il primo lungometraggio “Terra di mezzo” (1997). La sua formazione nella pittura è evidente in tutti i film che realizza: la cura dell’immagine e dei colori e l’utilizzo dello spazio che si ritrovano in ogni lavoro sono sempre sintomi di uno sguardo consapevole e attento alla dimensione innanzitutto visiva del cinema. Il successo di critica arriva nel 2002 con “L’imbalsamatore”, con cui si aggiudica il David di Donatello per la migliore sceneggiatura. La pellicola segna una svolta nella carriera e nella poetica del regista. All’attenzione per lo scorrere della realtà si unisce una rigorosa ricerca formale, influenzata dagli studi artistici di Garrone e dai suoi dipinti su tavole, ricombinando gli elementi del noir in una storia in bilico tra il realismo e l’astrazione pittorica.

 

PIERO DELLE MONACHE

Definito “uno dei dieci jazzisti del futuro” da GQ Magazine e riconosciuto “eccellenza nazionale”, Piero Delle Monache è un sassofonista e compositore che gira il mondo grazie alla musica. Classe 1982, ha suonato ai quattro angoli del pianeta, dalla Turchia al Giappone, dagli Stati Uniti alle principali capitali europee (tra queste Parigi, Bruxelles, Roma). In Africa ha tenuto una tournée organizzata da “Fondazione Musica per Roma” e il Ministero degli Esteri, toccando, con il suo quartetto, Addis Abeba, Nairobi, Maputo, Harare, Cape Town, Johannesburg e Libreville, spesso coinvolgendo musicisti del posto.

 

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