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Il lavandaio di Bertolla Antonio Falco

Articolo di Carla Murialdo

 

Un romanzo ambientato a Torino. Francesco rimane orfano di madre a causa di un bombardamento alleato, cresce con l’incertezza sul destino del padre, disperso in Russia da anni. Viene accolto da Rocco, un lavandaio del quartiere Bertolla, che lo prende con sé e lo cresce insieme alla propria figlia. Anni dopo, il padre adottivo di Francesco si trova coinvolto in un omicidio, e il giovane si ritrova nuovamente solo, costretto a gestire l’attività di lavandaio e a scoprire la verità su quanto accaduto. In quegli anni, le forze dell’ordine erano troppo occupate con altri problemi per occuparsi di un caso come quello di Rocco.

Il romanzo offre uno spaccato storico che ci fa entrare nel mondo del lavandaio, un mestiere duro, soprattutto per le donne, con guadagni appena sufficienti per sopravvivere, mani rovinate dalla soda e dal freddo invernale. L’autore, noto anche per la sua abilità come giallista, non manca di intrecciare una trama investigativa, in cui si rivela un ottimo interprete.

Un mondo che, per molti, è ormai sconosciuto, e che è scomparso negli anni ’60 con l’avvento della lavatrice, una delle invenzioni che ha cambiato la vita quotidiana.

Ottima la ricerca storica e apprezzabile la parte investigativa. Una lettura interessante e coinvolgente.

 

 

 

Torino, 1944. Francesco, un ragazzino di dodici anni, già privato della figura del padre a causa della guerra, si trova presto a fare i conti con la condizione di orfano per colpa di un bombardamento che devasta il quartiere in cui vive. Questa sarà l’occasione per fare la conoscenza del mondo dei lavandai del quartiere Bertolla, poco fuori Torino. Una zona della città che ospita da decenni questa attività votata al lavaggio dei panni dei torinesi e in cui Francesco finisce a vivere. Passano gli anni e nel 1955 Francesco, ormai giovane adulto e integrato benissimo in una famiglia di lavandai, è costretto ad affrontare una serie di vicissitudini quando il suo padre adottivo verrà arrestato per omicidio. Il romanzo è un giallo storico, che ha sullo sfondo da una parte il mondo contadino dei lavandai di Bertolla, in procinto di scomparire schiacciato dal progresso industriale, e dall’altra le ancora vive conseguenze del secondo conflitto mondiale che condizionano la vita delle persone

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