Articolo di Riccardo Rage Gramazio
Il rock and roll è figlio dei grandi nomi, dei grandi artisti, delle grandi canzoni. Le storie dei personaggi e delle leggende, gli album passati alla storia, produzioni che continuiamo ad ascoltare con lo stesso entusiasmo del primo giorno, hanno disegnato un quadro perfetto, dando origine a una vera e propria filosofia di vita che, diciamolo pure, ci rende piuttosto fieri. Ma a riempire le pagine ci sono anche le città, i palchi e i luoghi di culto. E in questo pezzo vorrei quindi ricordare e omaggiare un posto sacro per il rock e per la musica in generale, situato nella mitica West Hollywood, all’8901 di Sunset Boulevard, Sunset Strip, ovviamente contea di Los Angeles, California.
E qui salgono i brividi lungo la schiena…
Nostalgia, furore e passione iniziano a infiammare lo spirito. Il locale in questione è il celebre Whisky a Go Go, un mausoleo rock che di favole da raccontare ne ha molte, tutte fantastiche, tutte sane portatrici di aneddoti. Fondato nel 1964, il locale ha ospitato tante celebrità, personalità davvero importanti, entrate di diritto nella cultura popolare. Qualche esempio? The Doors, Jimi Hendrix, Aerosmith, Alice Cooper, Led Zeppelin e Ramones. Tanta roba…
Non basta? Davvero non basta? Bene, aggiungiamo allora anche Black Sabbath, Mötley Crüe, Metallica, Blondie e Green Day. Ora siamo d’accordo, giusto?
Diversi sono gli album live registrati tra le mura del night, pezzi pregiati per ogni collezionista di musica e che, spulciando tra gli scaffali online, è possibile reperire. In alternativa, come al solito, l’immensità di Youtube…
A inaugurare la vita artistica del Whisky a Go Go, furono la band capitanata da Johnny Rivers, eroe del blues e del folk degli anni ‘60 (tra i suoi successi Seventh Son, Poor Side of Town e Summer Rain) e una seducente dj chiusa in una gabbia oscillante. Da lì in poi soltanto ragguardevoli vicende. Il successo di Rivers, che tra l’altro immortalò più volte i propri concerti tra le mura del Whisky, l’enorme passaparola e le proverbiali esibizioni delle cosiddette Go Go Dancers, intrattenitrici in bikini o comunque in abiti succinti, fecero brillare come una stella cometa l’insegna del glorioso club, già ben posizionato in una delle zone più glamour e fascinose degli Stati Uniti.
Volente o nolente il Whisky a Go Go divenne presto anche un significante circolo di protesta e di rivolta per i giovani americani, spesso in conflitto con la polizia di Los Angeles.
Tante interessanti circostanze, ma anche momenti di crisi, soprattutto nel periodo post punk. Nel 1982 la momentanea chiusura dei battenti. Quattro anni di silenzio, poi la rinascita. Look diverso, sicuramente più scarno, ma stesso immenso fascino. Nella seconda parte del decennio, le esibizioni dei Guns N’Roses o degli X, nei ‘90 quelle dei ragazzi grunge di Seattle, Mudhoney, Soundgarden e Nirvana.
Insomma, il Whisky porta sulle spalle più di mezzo secolo di rock and roll. Parlare di istituzione non rende abbastanza l’idea. Sunset Strip, West Hollywood, dove anche i Doors erano di casa nei ‘60. E dove prima o poi proverò a recarmi…