IL MALCOSTUME TUTTO ITALIANO DI SMINUIRE LE VITTORIE BIANCONERE ANCHE DAVANTI A GESTA CHE MERITANO SOLO APPLAUSI.
Quella che vado a raccontarvi è una triste storia. È la triste storia del tifo in Italia che nel corso degli anni è andato via, via peggiorando sino a raggiungere livelli di degrado preoccupanti.
Lasciamo stare gli avvenimenti da stadio, il tifo becero e violento, i cori razzisti, gli scooter o i lavandini divelti e lanciati dalle gradinate. Questi sono gesti ed episodi che le forze dell’ordine dovrebbero individuare, combattere e “daspare” per regalarci spettacoli da stadio più consoni alle nostre aspettative.
In-videre
L’invidioso è una persona che non sa vivere e che odia se stesso. Dal latino “in-videre”: “guardare di malocchio, avere sentimenti di ostilità”. Dunque, l’invidia equivale a desiderare ciò che non si è riusciti ad ottenere e sicuramente anche a desiderare ciò che non si è.
Delirio social
Ma soffermiamoci al delirio social ben capitanato dall’ignoranza colossale degli “internauti” e da individui (e questa è la cosa ben più grave!) che figurano tra gli iscritti all’albo dei giornalisti.
E a farne le spese, purtroppo, come da mal costume italico, anche oggi è un giocatore della Juventus che sarebbe pure un patrimonio del calcio mondiale, dell’UNESCO e dell’umanità.
Se prima ne era rimasto vittima il giovanissimo Golden Boy e ragazzo prodigio dell’Ajax, un certo Matthijs de Ligt, che sino a maggio tutti i tifosi di tutte le migliori squadre europee avrebbero voluto, ma che una volta firmato dalla Juventus s’è presto trasformato in “pippone”, ora è il turno del vecchio, bollito e investimento fallimentare: Cristiano Ronaldo.
CRisi volante
Da CRsex prima, a CRisi di questi giorni, per il calciatore più forte del pianeta si sprecano i tentativi di sminuirlo e renderlo un comune mortale.
Dopo il gol disumano realizzato alla Sampdoriamercoledì, gol che ha fatto giustamente il giro del mondo e che è stato mostrato in Spagna nel corso dell’intervallo del Clàsico Barcellona-Real Madrid, c’è chi si è sprecato e spremuto nel tentativo di segnalare tutti i gol aerei più belli e impensabili di quello realizzato da CR7.
Senza ritegno
E così sono spuntate tutte le foto dei gol di Savoldi, Altobelli, Serena, Hateley, Santillana, Koulibaly, Cordoba, Omam-Biyik e chi più ne ha, più ne metta. Che peraltro, va detto, nessuno ha mai pensato di sminuire. Quello che sconcerta è l’ostinazione con la quale non si vuol render merito ad un gesto atletico che ha pochissimi eguale ed emuli al mondo. Il tempo in cui CR7 è rimasto sospeso in aria è un qualcosa di impressionante. A 34 anni e 10 mesi.
L’incapacità di riconoscere, alzarsi ed applaudire il gesto di Ronaldo è l’ennesimo esempio del degrado di sportività che abbiamo raggiunto. E tutto questo solo ed esclusivamente per la casacca a strisce bianconere che il portoghese ha scelto di indossare a partire dalla stagione 2018/2019.
L’invidia è una brutta bestia. Dispiace perché il rischio di ammalarsi è elevato ma soprattutto dispiace perché il giocatore più forte del pianeta gioca nella Juventus e dovete farvene una ragione.
Ma in tutto questo rilevo con ammirazione e stima il tweet dell’egregio Dott. Riccardo Cucchi
e di un’altro stimato giornalista come Gianluca Abate
Perché il calcio è davvero di chi lo ama, e certe gesta andrebbero applaudite in quanto tali, senza distinzione di tifo o di maglia.
FONTE: IL BLOG DI LUCA GRAMELLINI
https://lgramellini.altervista.org/linvidia-e-una-brutta-bestia/