Mirko Vučinić (Nikšić, 1º ottobre 1983) è un ex calciatore montenegrino, precedentemente jugoslavo e serbo-montenegrino, di ruolo attaccante. Attaccante di talento, le sue qualità tecniche gli permettono di offrire prestazioni positive in ogni zona del reparto offensivo, sia come ala sia come centravanti; in particolare è abile nel fornire assist ai compagni.
Esordi
Cresce a Nikšić, dove giocando nelle giovanili del Sutjeska, arriva ad essere il più giovane giocatore del campionato serbomontenegrino a 16 anni e un giorno, segnando anche un gol all’esordio. In totale colleziona 9 presenze e 4 gol.
Lecce
Notato da Pantaleo Corvino, viene acquistato dal Lecce nell’estate 2000. Il 18 febbraio 2001 fa il suo esordio nel campionato italiano, in occasione della sconfitta per 1-0 contro la Roma. Dopo aver difeso i colori salentini anche tra i cadetti e nel Campionato Primavera, segna il primo gol in A contro l’Ancona nel 3-1 del 14 settembre 2003. In questa annata sarà anche vittima di un infortunio al ginocchio che tuttavia non conclude in anticipo la sua stagione.
Nel 2004-05 si afferma definitivamente: in campionato è autore di 19 reti, tra cui la tripletta alla Lazio. Il numero di reti segnate gli permette di eguagliare il primato stabilito da Chevantón l’anno precedente, risultando il miglior marcatore della squadra pugliese in un singolo torneo. Il 22 aprile 2006, marca la 29ª rete in massima serie: raggiunge così il record di Pasculli quale miglior marcatore della società in Campionato.
Roma
Il 30 agosto 2006 viene ufficializzata la sua cessione in prestito alla Roma, squadra che riscatterà la metà del suo cartellino l’anno dopo per una cifra totale vicina ai 19,5 milioni di euro. Dopo una lunga serie di problemi fisici, Vučinić decide di farsi operare al menisco e, rientrato in campo, segna il primo gol in maglia romanista il 28 gennaio 2007 in Roma-Siena 1-0. Il 4 aprile segna il primo gol in Champions League, marcatura decisiva visto che consente alla Roma di battere per 2-1 in casa il Manchester United nei quarti di finale di andata.
Il 19 agosto 2007 vince la Supercoppa italiana contro l’Inter, scendendo in campo da titolare. Il 27 novembre 2007 segna la sua prima doppietta con la maglia della Roma e allo stesso tempo la sua prima doppietta in Champions League, in Ucraina ai danni della Dinamo Kiev nella partita vinta dalla Roma per 4-1. Il 5 marzo 2008, negli ottavi di finale di Champions League, segna il gol che fissa il risultato sull’1-2 condannando il Real Madrid all’eliminazione e portando la squadra giallorossa ai quarti di finale della massima competizione europea. Anche in campionato risulta importante nel cammino della squadra, che sfiora lo scudetto: a fine torneo conta all’attivo 9 gol, segnati alternandosi nei ruoli di ala (sorpassando nelle gerarchie il brasiliano Mancini) e di centravanti, come sostituto dell’infortunato Francesco Totti. Il 18 maggio 2008 nell’ultima partita di questa competizione contro il Catania segna il gol che rende la Roma virtualmente campione d’Italia per circa un tempo. Gioca dal primo minuto nella formazione che ha battuto in finale di Coppa Italia l’Inter (2-1), aggiudicandosi il trofeo.
2008-2011
Il 24 agosto 2008 segna il 2-2 contro l’Inter in Supercoppa italiana, trasformando poi il primo rigore della sequenza finale: i giallorossi vengono però sconfitti dal dischetto. Il 4 novembre è protagonista nella vittoria in Champions League contro il Chelsea, a cui segna una doppietta. Il 14 dicembre, dopo aver marcato il gol della vittoria (3-2) contro il Cagliari, si rende autore di un’esultanza con striptease mentre corre verso la Curva Sud dell’Olimpico: il gesto gli costa la denuncia ad opera di un tifoso, per atti osceni.
Durante l’annata successiva, il 20 marzo 2010, sigla la sua prima tripletta con la maglia della Roma (la seconda in Serie A) nella gara contro l’Udinese. Risulta nuovamente decisivo con una doppietta nel derby contro la Lazio il 18 aprile 2010 terminato 2 a 1. Termina la stagione con 14 reti e come capocannoniere della squadra insieme a Francesco Totti.
Nella stagione 2010-2011, l’ultima in maglia giallorossa, si palesa una situazione di tensione con l’allenatore Ranieri da parte del giocatore, che dopo essere stato sostituito scalcia un contenitore delle bibite, ma questo episodio non è casuale, dato che pochi giorni prima aveva avuto un pesante scambio di parole con il tecnico.
Juventus
Il 1º agosto 2011 la Juventus ufficializza l’acquisto a titolo definitivo del montenegrino per 15 milioni di euro. Gioca la sua prima partita in campionato in maglia bianconera subentrando ad Alessandro Matri nella prima partita di Serie A contro il Parma (4-1 per la Juve). Segna il suo primo gol con la maglia bianconera il 21 settembre 2011 nella gara interna contro il Bologna (finita poi 1-1) su assist di Andrea Pirlo, ma pochi minuti dopo rimedia anche la prima espulsione juventina per somma di ammonizioni. Il 20 marzo 2012 segna da fuori area nei tempi supplementari del ritorno della semifinale di Coppa Italia contro il Milan, gol che vale l’accesso alla finale. Realizza la sua prima doppietta in maglia bianconera il 29 aprile, nel successo esterno sul Novara per 4 a 0. Il 6 maggio segna il gol dell’uno a zero al Cagliari, che contribuirà con l’autogol di Michele Canini a portare lo scudetto alla Juventus.
Il 31 agosto 2013 realizza il gol numero 100 nei campionati professionistici italiani mettendo a segno il 3-1 nella sfida valida per la seconda giornata di Serie A contro la Lazio (4-1 per la Juventus il risultato finale della gara). Il 3 aprile 2014 debutta con i colori bianconeri in Europa League, nei quarti di finale di andata, quando nella partita contro il Lione subentra al posto dell’infortunato Tevez, risultando importante con la sua prestazione per la vittoria (0-1). Il 4 maggio 2014, grazie alla sconfitta della Roma contro il Catania (4-1), vince, con tre giornate di anticipo, il suo terzo scudetto consecutivo con la Juventus.
Al-Jazira
Il 4 luglio 2014 l’Al-Jazira acquista il cartellino per 6,3 milioni di euro. All’esordio del 15 settembre regala un assist e segna un gol su rigore, contribuendo alla vittoria finale sull’Ajman per 2-3. Il 25 settembre è protagonista della partita disputata contro l’Emirates Club, decidendo con una tripletta la vittoria della sua squadra. Il 5 ottobre per la prima volta in carriera realizza quattro reti in un incontro, risultando decisivo alla vittoria della sua squadra per 4-3 ai danni dell’Al-Ain. Con 25 reti realizzate conquista il suo primo titolo di capocannoniere del campionato emiratino. Il 14 maggio, con la doppietta segnata nella partita di Coppa del Presidente degli Emirati Arabi Uniti, valevole per i quarti di finale e persa 2-3 contro l’Ajman, raggiunge quota 27 reti, realizzando così il record personale di gol fatti in una singola stagione.
Apre la stagione successiva segnando, il 28 agosto 2015, il suo primo gol stagionale nella partita d’esordio di UAE Arabian Gulf Cup terminata con il punteggio di 2-2 contro l’Al-Ain. Termina la stagione con largo anticipo dopo aver subito un infortunio al legamento crociato anteriore destro, che ne caratterizza anche la stagione seguente (ultima della sua carriera) dove non scende mai in campo.
Nazionale
A maggio 2006 è, insieme a Dragoslav Jevrić, uno dei due montenegrini convocati della Serbia e Montenegro per i Mondiali di Germania, ma è costretto a saltare il torneo per via di un infortunio. Dopo l’indipendenza del Montenegro e la nascita della Nazionale di calcio montenegrina, Vučinić ha scelto di farne parte e ne è divenuto il capitano. Il 24 marzo 2007, in occasione della prima partita del Montenegro (amichevole contro l’Ungheria) ha realizzato su calcio di rigore il primo gol nella storia della sua Nazionale.
È andato a segno in ognuno dei percorsi di qualificazione per i Mondiali 2010 e 2014 e gli Europei 2012 e 2016, ai quali il Montenegro non è tuttavia riuscito a qualificarsi.