Di Lalu
Mi dice tale Gianni,
si tratta di uno serio,
che scrivo gran cazzate
e queste sono nate
dalla mia testa mesta.
Ora ti faccio festa,
ti dedico una rima
che, come ora, mai prima,
mi viene dalla pancia.
Mi scrive dalla Francia,
che lui grande poeta,
nella vita si arrangia
con la sua gran moneta.
Sarai anche uno ricco,
ma in culo io ti ficco,
con un po’ di ironia,
questa mia poesia.
La sera si fa presto,
ma ora non è l’ora,
che siam di pomeriggio,
e qui fa caldo ancora.
Orsù, cosa ci vuole
a dirmi nella faccia
che la mia rima odi
che tali spesso taccia
di tristezza infinita.
Sepolcri ve ne andate
ad imbiancar cazzate.
Sei un imbratta muri
e qui son tempi duri
per quelli come te,
ma ora c’è il caffè,
perciò qua la finisco,
che intanto me ne infischio.