Antonio Scribano durante la performance
A CURA DI SID ALFIERI
Fra domenica 10 e lunedì 11 ottobre, a Vittoria ci sono svolte le elezioni per il nuovo sindaco e consigliere comunale. Nel pomeriggio del 10, un gruppo di ragazzi (Sefora, Biagio, Loris e Selene) guidati dall’artista Alfieri Salvatore e dal performer Antonio Scribano, hanno preso d’assalto Vittoria scuotendola con la loro performance artistica. Il tutto e’ iniziato poco dopo le 18;40, sotto gli occhi di tutti. Il punto scelto è stato proprio il centro della città; Piazza del Popolo, che proprio in quell’ora si riempie di gente, chi esce dalla messa nella chiesa lì vicino, chi esce per far due passi e chi esce (o si dirige) verso i seggi per le votazioni. Il tutto è iniziato subito con l’incatenamento di un uomo ben vestito (alla Aldo Moro) al centro della piazza, oltre che bendato, sia occhi che bocca. Addosso aveva parecchi giri di catene e lucchetti. Era letteralmente immobilizzato. Aveva solo una rosa in mano. Rossa per l’appunto. Ovviamente tutti i riferimenti alle prime repubbliche sono stati voluti dall’artista Alfieri, come ha detto lui stesso. “I riferimenti ad Aldo Moro, alla sua prigionia, ai partiti socialisti tramite la rosa rossa, sono state cose che abbiamo studiato a tavolino io, Antonio e Tomas (Renoir). Poi Eleonora, che mi ha sempre aiutato con le scorse performance, mi ha consigliato di legarlo usando 5 lucchetti come le 5 vittime di mafia vittoriesi.” La performance è stata subito fraintesa per una protesta schierata politicamente e non autorizzata. Infatti, c’è stato subito l’intervento della polizia locale che dopo aver verbalizzato il tutto, ha bloccato lo svolgimento della performance, sia per le persone che si erano radunate che per il fraintendimento della performance. Ovviamente per Alfieri, l’intervento della polizia non ha fatto che dar anche più valore alla performance, o come dice Scribano nel video “tutto questo è la performance stessa.” La performance è durata circa 20 minuti ma è stato ripreso anche il dialogo fra i ragazzi e la polizia.
Biagio Aprile e Salvatore Alfieri mentre incatenano Antonio Scribano