Articolo di Carla Murialdo
Amazon mi dice che ho scaricato questo libro nel 2018, (Non me ne ricordavo, complice la memoria del pesciolino rosso) così, dopo un po ‘di anni l’ho ascoltato. È bello ritrovare Jules e Alma personaggi che ho amato (perché della serie questo è il primo poi ce ne sono altri cinque). Ascoltandolo ho ritrovato le sfumature che la brava Valeria Corciolani inserisce sempre nei suoi testi per far riflettere il lettore. Si tratta sempre di temi molto attuali; in questo caso il bullismo online. Adolescenti, presi di mira dai coetanei, che reagiscono a questi fatti chiudendosi. Non si confidano con nessuno e la loro angoscia interiore cresce fino a sfiorare la tragedia. La scrittrice tratta con delicatezza questi temi e con la sua dolcezza da “mamma” ti fa percepire l’angoscia di Alma e l’apprensione di Jules perché anche lui è un padre. Aspetto le altre letture per approfondire il percorso e godermi ancora la compagnia di questi personaggi.
Una colf dai fianchi robusti e dalla mente sottile capace di leggere la realtà più lucidamente di Sherlock Holmes.
Chiavari. In un vicolo della placida cittadina ligure, uno sconosciuto viene rinvenuto in fin di vita. Poche ore dopo, Alma Boero, quarantenne dallo sguardo acuto, poche parole e selvatica fierezza, trova il cadavere di una giovane editor nel palazzo dove lavora come colf.
A indagare sui casi è l’ispettore Jules Rosset, che resta presto folgorato dalle intuizioni della giunonica colf e dalla sua capacità di fotografare le persone scandagliando le attraverso le loro abitudini, la loro spazzatura, il loro modo di sistemare i calzini e dalle piccole e grandi manie che ogni essere umano custodisce gelosamente.
Quando alle indagini si aggiunge un nuovo mistero, Rosset capisce di avere per le mani uno strumento impareggiabile per sbrogliare la matassa di quegli eventi all’apparenza slegati tra loro e per evitare le reticenze investigative del questore: una colf insospettabile, discreta e affidabile, che può infilarsi nelle pieghe più intime delle vite altrui. Ma Alma – quattro figli, una suocera e un ex marito – è uno strumento tutt’altro che facile da usare.