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ADORABILE Intervista a Denis Mellinato dei Posterstory

A cura di Riccardo Gramazio_Ricky Rage

I veneziani Posterstory amano ascoltare tanta musica e raccogliere di volta in volta ingredienti differenti da inserire nei loro brani. Adorabile, il nuovo lavoro in studio, è di conseguenza una buonissima raccolta di idee ora vicine al grunge o ora al post punk, il tutto però suonato e cantato attraverso filtri propri e osservato da una personale prospettiva. Non male, anzi, molto interessante. E lo ammetto, sono curioso di recuperare anche il precedente Naoko, a loro dire parecchio differente dall’Ep appena pubblicato. Ospite su MDN Denis Mellinato, il cantante e chitarrista del gruppo…

Ciao, ragazzi. Adorabile è il vostro secondo EP. Quattro brani composti, eseguiti e prodotti bene. Cosa differenzia questo lavoro dal precedente Naoko?

 

I due dischi sono differenti, a partire dal modo di composizione dei brani e dalle scelte stilistiche.In poche parole Naoko è venuto fuori esattamente come lo volevamo con i mezzi che avevamo, mentre Adorabile gode della direzione e autorità – dovuta dalla sua esperienza e dalla nostra inesperienza – di un produttore.

La vostra proposta musicale è costituita, giusto per definire un pochino il discorso, da un’interessante mix di grunge, post punk e indie rock. In sostanza siete bravi, a mio modo di vedere e di sentire, a far coesistere filosofie differenti, trovando in maniera anche naturale una strada vostra. Ecco, strumenti in mano, come amate muovervi?

Amiamo molto ascoltare dischi e andare ai concerti, scambiarci idee e spassarcela in modi anche un po’ immaturi, talvolta esagerati. Da un bel rapporto tra noi prende forma il nostro lavoro in sala prove.

Quattro canzoni, dicevo, energiche e piuttosto accattivanti. Ne avevate altre suppongo, ma avete optato comunque per l’extended play, che è più di un doppio singolo e meno di un disco. Perchè questa scelta? Lo chiedo per un semplice motivo: è divertente e piacevole ascoltarvi…

Abbiamo registrato quattro brani semplicemente per una questione di tempo. E avendo lavorato per la prima volta con dei professionisti non vedevamo l’ora di far tesoro dell’esperienza e riprendere a comporre con una nuova ottica per poi tornare in studio con qualcosa di più.

Dato che ci siamo, descrivete in breve le composizioni in questione…

Riassumo molto brevemente i brani. Di notte perdo la testa è il primo su cui abbiamo lavorato, quindi forse il più ingenuo. Adorabile è un brano vecchio al quale abbiamo aggiunto un ritornello con tre accordi proposti da Michele (il produttore, n.d.a.). Non basta il turismo voleva essere una canzone punk. Fango ha un testo ispirato da suggestioni letterarie e fatti di cronaca.

Comunque difficile dire quale sia il pezzo più rappresentativo: tutti hanno la forza del potenziale singolo. Tuttavia, Di Notte Perdo La Testa, è davvero un’apertura perfetta e diretta. Cazzo, la canti dopo il primo ascolto. Ditemi, cosa vi fa perdere la testa?

Ci fa perdere la testa la noia, fondamentalmente.

La produzione è affidata a Michele Guberti, un professionista che negli anni ho avuto modo di apprezzare moltissimo. Come vi siete trovati in studio con lui e quanto è stato importante per la realizzazione di Adorabile?

Adorabile è uscito così grazie a Michele Guberti, con un’altra persona sarebbe un’altra cosa. Con lui siamo stati davvero bene, si rideva e si scherzava molto e siamo tutt’ora in contatto.

Faccio sempre un giochino, quando ascolto musica nuova. Sì, mi chiedo sempre quale siano le principali influenze dietro l’artista o dietro la band. Ci prendo spesso, ma ogni tanto rimango sorpreso. Quindi, cari miei, sorprendetemi...

Parlo per me e dirò tre degli ultimi dischi che ho ascoltato ossessivamente da sei mesi a questa parte: Sweet Oblivion degli Screaming Trees, Affinità – Divergenze dei CCCP e Jeopardy dei The Sound.

 

Attività live?

Stiamo programmando le date di fine estate in avanti. Tra le certe, suoneremo ai Suoni di Marca a Treviso il 27 luglio.

Cosa pensate della musica in Italia? Io osservo, ascolto e mi incazzo. Voi?

In Italia come altrove escono tante belle cose che mi piace scoprire sulle riviste e sulle locandine in giro per le città. Rimango perplesso solamente di fronte ai musicisti da soap opera.

Cosa non vi ho chiesto?

Non ci hai chiesto dei nostri film preferiti o dei nostri animali domestici, ma spero avremo un’altra occasione per approfondire i nostri reciproci svaghi.

Salutate i nostri lettori, allegando tutti i link per seguirvi…

Un caro saluto a chi si è interessato a questa lettura e a chi ci ha voluto amorevolmente intervistare.

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