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“Alla luce dell’ombra” di Alessandro Bolasco

Anni fa iniziai a scrivere un romanzo ambientato a Londra – dove vivo – e nella Svizzera delle banche.
Interruppi tante volte ma ripresi sempre, fino ad arrivare alla sua stesura finale.
Lo stesso titolo mi richiese del tempo, volevo qualcosa che in poche parole racchiudesse un significato ambiguo e ingannevole, come il mondo che racconto in questo mio thriller. Quando mi sovvenne “Alla luce dell’ombra” mi piacque subito.
Più di ogni altro, rendeva appieno l’idea.
Alla luce dell’ombra come la realtà in cui i personaggi si erano imbattuti e come unico modo per poter vivere la loro vita da allora in avanti.
Alla luce dell’ombra come il sistema bancario grazie al quale quel mondo proliferava rappresentando il crocevia di infinite transazioni di capitali da un Paese all’altro, come se fossero e-mail.
Alla luce dell’ombra, tanto era facile creare società e fare investimenti, quale che fosse l’origine dei fondi investiti, in immobili, beni di lusso e quant’altro il mondo capitalistico è sempre stato ben lieto di vendere a chiunque senza distinzione alcuna.
Mai più di oggi mi rendo conto di quanto l’argomento sia attuale.
Sembra che solo adesso ci si renda conto di quanto il nostro mondo perbenista sia stato intrecciato con quel mondo corrotto e malavitoso.
Alla luce dell’ombra” ruota attorno a tre personaggi: Jaan Lepik, Roberto Orlandi e Eugene Powell.
Jaan ha un portamento sicuro, ha il modo di fare di chi sa destreggiarsi negli affari, sguardo sagace e volitivo, occhi verdi con quell’inconfondibile macchia nell’iride destra, lo sa che anche la minima mossa falsa gli può costare troppo cara.
Roberto vive una vita felice e piena di soddisfazioni insieme alla sua Stefanie, fino a quando non allaccia rapporti con un mondo professionale opulento e oscuro, fatto di società fittizie e capitali di dubbia origine.
Eugene, il cui racconto inizia con le peripezie che si trova ad affrontare per raggiungere la sua meta a Ginevra.
Questo è chiaramente solo l’inizio per un uomo che non ha più nulla da perdere se non la propria libertà o la propria vita.
Da fuggitivi potevano solo vivere nel silenzio, nell’oscurità, scrutando il mondo da un’intercapedine, camminando lungo il sentiero senza avventurarsi dove non potessero vedere, mimetizzandosi tra le fronde del sottobosco.
Alla luce dell’ombra” sviscera attraverso una storia enigmatica e piena di colpi di scena un argomento scottante e, così come riscontrato da diversi lettori, “si discosta dagli schemi del giallo classico”.
Le vicende dei tre personaggi si dispiegano lungo percorsi differenti, in un certo senso paralleli, ma sono tutti invischiati, loro malgrado, in un sistema malavitoso dal quale non possono più uscire, almeno da vivi.
Complice e anche causa di tutto questo sarà la torbida realtà nella quale si trovano a sguazzare, insomma, quel mondo che riesce ad ammaliare con la promessa di fare soldi facili ma che alla fine tradisce, un mondo nel quale pure l’ordinario essere umano può finire dentro se si lascia sedurre dal desiderio di ricchezza.
È un romanzo per il quale ho fatto sanguinare le meningi per trasmettere gli stati d’animo, le emozioni, i dubbi e la volontà d’acciaio dei protagonisti di riuscire a salvarsi.
Dopo infinite interruzioni e tanto lavoro sono arrivato al traguardo della pubblicazione con una casa editrice, Edizioni Convalle, che ha creduto in me e nella mia storia, così è nato “Alla luce dell’ombra”.

Alessandro Bolasco.

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