AMERICA

Articolo di Emilio Aurilia

Con i piacevoli “Riverside”, “A Horse With No Name” e “Ventura Highway”, pubblicati fra il 1970 e il 1972, Gerry Beckley (chitarra, basso, piano e voce), Dewey Bunnell (chitarra e voce) e Dan Peek (chitarra, piano e voce) ossia gli America, con l’incedere delle chitarre acustiche all’unisono e i preziosi riusciti impasti vocali hanno giustamente destato un grande interesse, fino all’affrettato paragone con il miglior supergruppo country rock per eccellenza CSN&Y.

Col tempo, personalizzando maggiormente la loro musica si sono un pochino staccati da quel sound calligrafico.

Contrariamente poi a quello che il nome potrebbe suggerire, i tre sono americani solo per metà (l’altra è inglese) in quanto figli di padri statunitensi militari di stanza a Londra, dove il gruppo si è formato.

Beckley e Peek sono nati negli Stati Uniti, mentre Bunnell in Gran Bretagna.

Come buona parte dei musicisti e gruppi rock, il grande successo dura lo spazio dei primi tre album “America” (1971), “Homecoming” (1972) e “Hat Trick” (1973), pieni degli elementi caratterizzanti di cui sopra.

Nel 1974, con l’album “Holiday”, George Martin inizia la produzione del gruppo con l’usata professionalità, ma senza innovazioni sostanziali.

Nel 1977 proseguiranno come duo per la defezione di Peek dedicatosi ad una breve attività solistica e nel 1980 otterranno un nuovo successo con “Survival” dall’album “Alibi”, seguito da altri prodotti piacevoli come “View From The Ground” e “Your Move”, con la dinamica produzione di Russ Ballard che riesce a conferire nuova linfa alla coppia Beckley-Bunnell che nel 1990 sarà addirittura a Sanremo con “Last Two to dance”.

Gli America sono tuttora in attività.