Articolo di Mirna Poli
Un bambino di otto anni mi ha fatto ripensare a Lucy, a quella storia che fa parte di tutta l’umanità e che studiai molti anni fa; sicuramente mi affascinò dal primo momento e dopo molti anni la ricercai …ed eccomi qua.
Chi è Lucy?
Una femmina di australopiteco, le scimmie del sud, i cui resti furono ritrovati nel 1974 in Etiopia.
Fu il paleoantropologo Donald Johanson e il suo gruppo di studiosi a ritrovare i resti di Lucy e capì che si trattava di un nostro antico antenato, di oltre 3 milioni di anni fa; inoltre, l’osso pelvico, la tibia e il femore fecero pensare ad una specie bipede e si trattava di una femmina.
Il nome Lucy deriva dalla canzone Lucy in the sky in the diamonds dei Beatles, ascoltata dal gruppo degli studiosi nell’accampamento nei giorni del ritrovamento.
Lucy aveva un cervello un poco più grande di uno scimpanzè, quindi si era già evoluta e camminava eretta, oltre ad arrampicarsi sugli alberi; era alta circa un metro, quindi assomigliava ad una scimmia ma sicuramente con tratti rivolti al futuro.
La cosa affascinante è che sicuramente non viveva da sola ma in un gruppo, una specie di antica tribù e si cibava di radici.
L’idea dell’evoluzione parte da qui, come uno scimpanzè sta diventando un uomo tantissimi anni fa, lontano da quello che siamo diventati oggi ma ancora simile.
Mi sono chiesta spesso a che cosa pensasse Lucy, come viveva allora e che cosa penserebbe oggi del nostro mondo.
Rifletto…
Forse ci darebbe un saggio consiglio, lei che segna un passo importante per la nostra evoluzione: guardarci un po’ indietro, da dove veniamo e, poi, dove vogliamo andare.
Ci chiederebbe di tornare alla natura, di cui siamo fatti e da cui proveniamo, di amarla di più, di preservarla e, così, preservarci da troppi problemi già in atto.
La storia di Lucy è la nostra storia; mi ha sempre fatto riflettere la forza e il coraggio di questo nostro antenato donna, già diverso da un animale e più vicino ad un uomo che, con grande spirito di sopravvivenza ci ha condotti, dopo moltissime evoluzioni, a questo presente che ha il sapore, spero, di un futuro migliore, audace come è stata lei, la prima donna, Lucy.
Lettura consigliata, Ultime notizie sull’evoluzione umana di Giorgio Manzi.