Il terremoto a l’Aquila è stata una pagine triste per il nostro paese e la scrittrice ne fa un resoconto dalla parte degli abitanti. Noi abituati dalla tv a immagini sensazionali di mucchi di macerie i politici che fanno passerella i volontari che hanno aiutato. Lei parla dalla parte delle vittime da quella di chi è rimasto e deve continuare a vivere. Caterina, la protagonista, perde la sorella gemella sotto le macerie, le rimane una madre anziana e il figlio adolescente della sorella. È un continuo confronto con i problemi quotidiani che la precarietà del momento impone e con il ricordo del rapporto passato con la gemella. Un nipote adolescente che ha perso una madre e vuole sfidare il mondo. C’è anche spazio per una breve storia d’amore, anche questa sospesa come le storie dei protagonisti. Un libro molto coinvolgente; la scrittrice è molto brava a tratteggiare i caratteri delle persone ed è stata una bella scoperta.
Questa storia racconta la perdita, il dolore e l’assenza delle persone che si amano senza alcun sentimentalismo costruito. La crudezza della narrazione è resa ancora più evidente dalla desolazione dello sfondo. La storia è infatti ambientata a L’Aquila, dopo il terremoto del 6 aprile 2009 che ha spezzato centinaia di vite e lasciato tante famiglie prive delle loro abitazioni, dei loro sogni e dei loro affetti familiari.