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CARAMELLE E CROSSOVER Intervista ai Too Left 2 Be Right

A cura di Riccardo Gramazio_Ricky Rage

Il nuovo disco dei Too Left 2 Be Right è davvero figo e noi non ce lo siamo fatti ovviamente scappare. Candies ha carica positiva, potenza ed energia da vendere. Datemi retta, ve ne accorgerete al primo fottuto ascolto; melodie accattivanti, sonorità contagiose e contaminazioni varie, per i nostalgici del crossover del decennio ‘90/’00 e non soltalto, considerate le diverse chiavi di lettura. La band romana ci spiega tutto, dalla nascita dei brani alla produzione, dalle influenze alla situazione musicale nella Capitale. E per non farsi mancare niente, ci buttano dentro anche il sogno di poter salire un giorno sul palco con gli idoli Faith No More, quei geniacci capitanati da Mike Patton. Mai dire mai. In fondo, proprio come queste ultime canzoni sembrano dire e gridare, la speranza non è ancora morta… Anzi, per quanti ci riguarda, non morirà mai.

Ciao, ragazzi è un piacere avervi qui. Prima di entrare nel vivo, andiamo di presentazioni…

Ciao a tutti, anche per noi è un grande piacere, siamo i Too Left 2 Be Right, ci siamo formati a Roma nel marzo 2012 e siamo: PieX (voce e campionatore), Fabrizio Sclano (chitarra), Mauro Borioni (batteria) e Marco Termine (basso).

Candies è uscito da poco. Un gran bel disco, divertente, potente e che mi ha fatto rivivere oggi sensazioni di ieri. Sia chiaro, non dell’altro ieri, cronologicamente parlando, ma comunque la vostra idea musicale è legata a generi che ci hanno fatto godere a pieno dai ‘90 ai primi ‘00, per intenderci. Riesco a spiegare il concetto? E se sì, cosa mi dite, a riguardo?

Sei riuscito a spiegarlo benissimo. Siamo cresciuti musicalmente in quegli anni e in seguito abbiamo continuato ad ampliare il nostro background musicale. I nostri brani hanno come struttura principale il sound degli anni ‘90 con molte influenze e contaminazioni. Ognuno di noi mette qualcosa.

Crossover, se proprio dovessimo infilare l’album in un genere. E alla fine si sbaglierebbe pure, per natura stessa della scuola, da sempre un mix di diverse cose. Proseguendo con la storia si arriverebbe al nu metal, alla varie ramificazioni e a molte grandissime band. Lo so, non è mai bello cercare una collocazione, ma provateci…

Siamo tutti dei “malati di musica” perciò le ispirazioni consce o inconsce sono davvero tante. In più ci piace molto mischiare diversi generi. Siamo stati influenzati dagli anni ’90, il decennio in cui siamo cresciuti musicalmente, perciò band molto coraggiose come Faith No More, Rage Against The Machine, Beastie Boys, Soundgarden…

In ogni caso il lavoro rappresenta per voi un passo in avanti, soprattutto per quanto riguarda le tematiche. Possiamo dire che Candies sia dedicato ai più giovani e di riflesso alla speranza?

Nell’album precedente parlavamo di consumismo, di tecnologia e manipolazione mentale. In Candies proviamo a tendere una mano piena di speranza alle nuove generazioni. Il tema di ogni canzone però è molto vario: Harm a Hair è una condanna alla violenza sulle donne, Superhero of The Day è un tributo a tutte le persone che lavorano nel sociale o che aiutano ogni giorno i più deboli, Candies (la canzone che apre e che dà il nome all’album) è un piccolo manifesto trans-generazionale (per il lancio è stato anche girato un videoclip, che è un omaggio alla street art delle periferie romane). Un testo molto particolare è quello di Tio Biab, in cui il nostro cantante Piex (autore di tutti i testi) ha immaginato una divinità azteca, Tio Biab appunto, che protegge tutti i musicisti che suonano nelle band. Tio Biab è l’acronimo di The Importance Of Being In A Band e parla di quanto sia fantastico suonare in un gruppo.

Alleggeriamo, ora. Fatevi una domanda e datevi una risposta…

Con quali band vorreste condividere il palco? Ci piacerebbe condividere il palco con una band mainstream e una underground: Faith No More e Metropolitan Ratto Sweet.

Bene, torniamo al disco. La citata title track è anche il primo singolo estratto. Si parla di un brano perfetto per presentare la musica dei Too Left 2 Be Right e che già spiega bene chi siete. Intro strafigo e venature vicine al punk californiano. Ovvio più Zebrahead che Offspring, ma a modo vostro. Pezzone! Scelta naturale o ci avete pensato su?

Candies ci è sembrato un buon brano per aprire l’album e per dedicargli un video. È una canzone orecchiabile, con un tiro un po’ punk. Ci sono dentro tutti gli ingredienti che ci caratterizzano: ritmo, chitarre potenti, tempi non usuali, melodia, rap e un certo sound anni ’90. Il video, come detto, è un omaggio alla fantastica street art di Roma, la nostra città.

Eppure tutti i brani, considerate freschezza e melodia, potrebbero essere tranquillamente singoli, persino quelli apparentemente più sperimentali. Il disco si lascia ascoltare che è un piacere, lo apprezzo moltissimo e mi gasa. Ecco, come sono nate le canzoni e cosa avevate realmente in mente, in fase di scrittura?

Di solito uno di noi si presenta in sala con delle idee ben precise o con un brano già molto strutturato. Puntualmente viene stravolto e arricchito dalle idee di tutti. Dopo di che, attuiamo una messa a punto che dia una struttura al tutto.

Penso all’irresitibilità di Maybe We Both o alla proposta di Superhero Of The Day. Questi sono pezzi della Madonna, a mio avviso. La seconda mi ricorda proprio i Faith No More per impatto e varietà, ma non soltanto. Sì, credo che questi siano i miei preferiti adesso. Potrei anche cambiare idea però, riascoltando tutto. I vostri quali sono?

Candies è un pezzo che ci rappresenta bene. Un altro pezzo rappresentativo è Tio Biab, al suo interno ci sono tutti gli ingredienti dei TL2BR: progressioni armoniche, tempi inusuali, ricerca della melodia, un sound ricercato.

Produzione eccellente il disco suona eccome. Con chi avete lavorato per raggiungere il risultato? Qualche intoppo o tutto liscio?

Il processo di registrazione in studio è stato fluido e ricco di ispirazione soprattutto per quanto riguarda i suoni. Danilo Silvestri, che ha prodotto il disco, si è rivelato un fantastico alleato. Ha arricchito il nostro sound e insieme abbiamo costruito un preciso mood da trasmettere all’ascoltatore. Abbiamo aggiunto un tocco vintage che caratterizza le tracce e le differenzia dai suoni più heaven di SOS Mall. Per il mastering ci siamo affidati a Claudio Pisi Gruer. Il disco è uscito dal Pisi Mastering Studio con un equilibrio e una botta pazzeschi.

A concerti come siamo messi? Se dovesse esserci una tappa dalle mie parti, sarei contento…

Ci farebbe piacere organizzare concerti in nord Italia, siamo aperti a qualsiasi proposta. I live sono la nostra linfa.

E a Roma, come vanno le cose? Ho avuto modo di conoscere molte diverse realtà capitoline…

A Roma in questo periodo è un po’ complicato suonare il nostro genere, prima di tutto fa caldissimo quindi i locali al chiuso prediligono i set acustici e nei concerti all’aperto, purtroppo, sono molto ricercate le cover band. Stiamo mettendo su un bel live set che verrà presentato da settembre in poi.

Salutate i lettori, allegando Facebook, Instagram, Youtube, Spotify… Ma sì, allegate anche i vostri indirizzi di casa, i vostri Iban, i vostri codici fiscali. Scherzo, bastano i collegamenti musicali… per questa volta.

Ringraziamo Voi ed i lettori di Meglio Di Niente. Ci potete trovare su tutti i social, questo è il nostro linktree:

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Ci vediamo in giro!

TL2BR

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