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Che bella la vetta. 3 punti a partita.

Articolo Ben Alessandro Magno Croce

Bella la vetta della classifica. Non succedeva dall’anno di Sarri. È passato un po’ di tempo effettivamente. Qualcuno si era illuso probabilmente che i cicli non finiscono mai ma invece i cicli finiscono. Anzi la Juve è stato oltremodo brava a farne durare uno ben 10 anni con 4 allenatori diversi e decine e decine di giocatori. Di quella Juventus sono rimasti solo Tek Rabiot Danilo Alex Sandro che comunque non gioca più titolare e forse Rugani (cito a memoria). Tutto il resto è cambiato. Quindi come è normale che sia ci è voluto un poco di tempo ad Allegri per risistemare le cose. Ora non sta a me dire se questo tempo è stato troppo lungo o breve. Non sono nella stanza dei bottoni. Nel frattempo è cambiata anche la dirigenza e più volte. Con Sarri c’erano Andrea Agnelli Nedved e Paratici. Fatta questa premessa la Juventus da inizio anno è migliorata di giornata in giornata. La squadra è compatta e marcia a una media punti veramente importante. I giocatori sono uniti fra loro e seguono le direttive dell’allenatore. Non ci sono voci fuori dal coro che sono state eliminate ad Agosto. Di questo volenti o nolenti ne ha giovato tutto il gruppo. Spiace per chi ha dato tanto come Bonucci e per chi avrebbe potuto dare molto come Di Maria ma i fatti stanno dando ragione a Giuntoli: non erano calati nel progetto. Discorso diverso in parte per Paredes che non sta facendo bene neanche a Roma. Leandro era già stato accantonato l’anno scorso di fatto non essendo mai diventato un titolare né una pedina su cui contare per Allegri.

E veniamo alle conclusioni di questa giornata che ci ha portato momentaneamente primi in classifica seppure con una partita in più. Inutile nascondersi sembra evidente a tutti che l’Inter è più forte e se continuerà così sarà molto dura per la Juventus raggiungere lo scudetto. Altresì la discussione potrebbe spostarsi su quale delle due squadre è attualmente vicino al suo picco massimo. È l’Inter che ha ancora margini di miglioramento oppure è la Juve? Non è una domanda così banale perché potrebbe fare tutta la differenza del mondo aversi un margine da giocare da qui a maggio. Differentemente bisognerà fare la differenza sugli episodi. Sul se succede qualcosa. Sui cali di forma e o imprevisti e o infortuni. E li bisognerà esser più bravi e più fortunati. La Champions per l’Inter potrebbe poi rappresentare un fastidio per la gestione delle forze ma anche un ulteriore motivazione qualora la squadra andasse avanti con ulteriore consapevolezza dei propri mezzi e della propria forza. La cosa da ridere è che la partita in meno dell’Inter ovvero quella con l’Atalanta verrà recuperata il 28 febbraio. Questo potrebbe consentire anche alla Juventus di stare in testa per diverse giornate anche se in una classifica provvisoria. Non è una cosa che ha fatto bene all’Inter ultimamente. Nell’anno dello scudetto del Milan avevano da recuperare una partita con il Bologna che poi persero e che costò lo scudetto. Quanti enigmi quante ipotesi. Intanto è bello riassaporare ancora la vetta dopo tanto tempo. E si sono passate solo tre stagioni e mezzo eppure pare un secolo. Non ci si fa mai abbastanza l’abitudine a stare in alto.

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