ONLINE IL VIDEOCLIP DI CINQUE RINTOCCHI DI ERAÈMME
Il brano del cantautore pugliese disponibile sulle piattaforme digitali e in radio dal 10 novembre.
“Se per te va bene stiamo un po’ di tempo insieme
solo per guardare lo speciale di Natale di
un cavallo che è più stanco di me”
Dischi Uappissimi presenta il videoclip di Cinque Rintocchi, singolo di esordio del cantautore pugliese ERAÈMME disponibile dal 10 novembre su tutte le piattaforme digitali e in radio. Un brano sul provare a viversi le relazioni in un modo più diretto, intimo e genuino senza condizionamenti esterni. La produzione è affidata Fabrizio “Faco” Convertini (Renzo Rubino, LAZZARETTO).
Il videoclip mostra come narrare il proprio tempo vuol dire fermarsi e fare un po’ i conti con la vita: è un calcolo fatto di numeri, di addizione e sottrazione, insieme. Una pellicola in negativo, che restituisce immagini a fuoco, apparizioni veloci, e sagome sbiadite o in movimento. Una narrazione analogica e didascalica (o forse no), che aiuta a definirmi attraverso il tempo vissuto, da solo o intrecciato con il passaggio di altri, senza post-produzioni.
“Cinque Rintocchi è un sogno che si fa reale, o quantomeno cerca esso stesso di capire se è vero.” – ERAÈMME.
CREDITS
Testo: Marco Erasmo Lassandro
Musica: Marco Erasmo Lassandro Fabrizio “Faco” Convertini
Mix/Mastering: Fabrizio “Faco” Convertini
Design, Video & Artwork: Sara Cavuoti
Label: Dischi Uappissimi
Distribuzione: Feiyr
video di Sara Cavuoti
con: Fabrizio Lassandro
CHI È ERAÈMME?
Sono Marco Erasmo Lassandro, in arte ERAÈMME. Ho 30 anni e sono nato a Putignano, terra del Carnevale più antico d’Europa, che da qualche anno contribuisco ad organizzare. Dai coriandoli non nasce niente, ma dal carnevale nascono sicuramente il mio spirito di aggregazione e condivisione, che hanno colorato il mio attivismo culturale e sociale dai tempi non sospetti in cui ero studente scientifico.
Sono, senza troppe sorprese, laureato magistrale in Scienze Statistiche all’Università di Bologna, città che invece sorprendentemente sento essere la mia seconda casa.
Ho cercato di portare in parallelo la vita da ragazzo seduto ad una scrivania (studente prima e lavoratore dopo) con quella dell’organizzatore di festival ed eventi; tendenzialmente, sempre seduto, ho iniziato a comporre brani, che ho solo nel tempo fatto ascoltare a più persone, oltre il pubblico di soli miei amici e parenti che fino ad allora mi aveva supportato.
Mia madre ascoltava Baglioni e Renato Zero, mio padre Battisti, i miei cugini Oasis e Blur.
Io sono nella mia fase Rosalia.