Nella settimana della profonda delusione europea e della certificazione che un obiettivo, la Champions, non potrà essere centrato, la Juve arriva in Sardegna con l’obbligo di dimostrare carattere e voglia di riscatto.
Pirlo rinuncia ad Arthur in non perfette condizioni fisiche e ripropone Danilo a centrocampo affiancato da Rabiot e con Chiesa e Kulusevski a supporto della coppia Ronaldo e Morata. Nelle fila del Cagliari c’è Rugani quale ex del match.
Dopo una prima fase di studio è la Juventus a passare in vantaggio al 10′ su azione d’angolo battuto da Cuadrado (ennesimo assist in stagione) per lo stacco perentorio di Cristiano Ronaldo. Per il portoghese, criticatissimo in settimana, è la rete numero 21 in campionato, la 5^ di testa, che gli consentono di diventare il primatista in questa specialità nella stagione in corso.
La reazione del Cagliari non produce nulla di pericoloso mentre tra le fila dei bianconeri da segnalare due ammonizioni a Ronaldo e Cuadrado che costringeranno quest’ultimo alla squalifica nel match di domenica all’Allianz Stadium contro il Benevento, al 21′ assist meraviglioso di Chiesa per Morata che si divora la rete del raddoppio.
E’ solo questione di minuti perché Cragno stende CR7 e il capocannoniere della Serie A realizza dal dischetto la 22^ rete in campionato.
I sardi ci riprovano cercando di aggirare la Juventus sugli esterni ma Chiellini fa buona guardia al centro della propria area di rigore.
Poi la formazione di Pirlo può schierare l’alieno che al 32′, su grande assist di Federico Chiesa, sigla la sua tripletta personale, questa volta di sinistro.
Al 34′ altro infortunio, questa volta ad Alex Sandro, a macchiare una 1^ frazione di gioco come i bianconeri non vivevano da tempo. Al suo posto Pirlo dà piena fiducia a Bernardeschi. Il Cagliari prova a impensierire Szczesny con Marin su calcio piazzato, ma la conclusione è troppo centrale.
La ripresa riparte con gli stessi 22 in campo ed il Cagliari a mettere un po’ di pressione alla Juventus senza produrre però chiare occasioni da rete fatto salvo una punizione velenosa di Duncan che impegna il portiere polacco.
Il Cagliari cresce e prima con Marin impegna Szczesny da fuori e al 60′ un’uscita errata di Bernardeschi su Zappa (giocatore quest’ultimo davvero interessante) vale l’assist per la rete numero 50 in Serie A del Cholito Simeone. Al 65′ Joao Pedro reclama un calcio di rigore per contatto con Rabiot che le immagini al replay mostrano non esserci.
Il gol del 3-1 spinge Pirlo a un paio di cambi inserendo Bonucci per Chiellini e McKennie per uno stanchissimo Morata. I bianconeri, che nella ripresa sono stati a lungo spettatori, ci provano prima con Chiesa, caparbio nel tenere palla e cercare la conclusione su cross di Cuadrado, e successivamente con Rabiot assistito da Ronaldo senza troppa fortuna.
La formazione di Semplici tenta gli ultimi assalti alla porta bianconera e con Pereiro al 85′ mettono i brividi agli uomini allenati da Andrea Pirlo. E ci riprovano con lo stesso giocatore al 89′ con Szczesny che blocca a terra. Al 94′ Ronaldo avrebbe potuto fare poker, ma per quanto visto nella ripresa sarebbe stato troppo. È l’ultimo sussulto di un match già indirizzato dopo soli 32′ dall’uomo più criticato beni ultimi 5 giorni.
La Juventus espugna la Sardinia Arena dando quantomeno un forte segnale di risposta alla delusione patita in settimana. Il Cagliari, con tutto il rispetto, non è il Porto, ma stride la determinazione vista questa sera con l’atteggiamento fin troppo passivo per larghi tratti della doppia sfida di Champions.
Con la tripletta di questa sera Cristiano sale a 29 gol in 33 partite stagionali a certificare che evidentemente il problema della Juventus va ricercato altrove.
Intanto però, con la sconfitta della Roma in quel di Parma, la Juve rinsalda la propria posizione in vista di un posto Champions per la prossima stagione.
FONTE: IL BLOG DI LUCA GRAMELLINI
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