A cura di Carla Murialdo
Ho sempre pensato che gli audio libri non fossero per me, mi distraggo, non riesco a rimanere concentrata e invece ho provato ad ascoltarli e mi si è aperto un mondo. Metto l’auricolare e posso continuare a fare le mie cose. Ed ecco a noi il commissario Rebaudengo trasferito in Langa dalla Liguria; la scrittrice dimostra di conoscere bene queste zone. Ritiratosi dalla vita investigativa, vive scrivendo libri di criminologia, ma quando scompare un ragazzo il cui corpo appare e scompare, viene coinvolto nelle indagini. Un libro triste di vendetta e di dolori che portano le persone a compiere azioni atroci, pur di vendicarsi mettendo in mezzo altri Innocenti. Brava la scrittrice a trovare sempre nuovi spunti per storie sempre piacevoli.
In autunno le colline piemontesi sono uno stato dell’anima: nebbia azzurrina che cinge i crinali, tenue malinconia a invadere i cuori. Lo sa bene il commissario Bartolomeo Rebaudengo che ha deciso di darci un taglio con omicidi, scene del crimine, tecniche del profiling, e di ritirarsi in Langa. Per quelli come lui, però, non c’è pensione che tenga. E così il poliziotto si ritrova a indagare sulla morte del giovane Dario, scomparso dopo un festino a base di alcol e droghe, e ritrovato cadavere a distanza di alcuni giorni. Ma il delitto è anche l’occasione per rivedere Ardelia Spinola, il medico legale dall’intuito infallibile, che ha il vizio di cacciarsi nei guai e che nasconde la sua fragilità dietro una tagliente ironia. La passione di un tempo ha lasciato spazio al gioco delle schermaglie e al tarlo dei rimpianti, nonostante i due – diversi come il giorno e la notte – continuino a fare scintille.
Intanto c’è il diavolo sulle colline, e ci mette pure la coda dettando la sequenza di tragiche casualità e colpevoli omissioni, inestricabili equivoci e gesti rovinosi. La caccia sospingerà Ardelia e Bartolomeo nelle ombre di una terra ancora selvaggia e nelle tenebre di una mente ossessionata dalla vendetta.
Cristina Rava si conferma una delle voci più acute del noir al femminile, componendo con leggerezza pensosa e impeccabile humor una commedia nerissima sulle miserie di chi arranca nella malora, insieme alla sincera confessione di quello che le donne non dicono.