Categories: Album - EP

“Dimmi che va tutto bene” è il nuovo disco de Il Sistema di Mel

Dimmi che va tutto bene”, il ritorno a una nuova normalità

Il nuovo album de Il Sistema di Mel, post-rock post-pandemico
Dimmi che va tutto bene” è il nuovo disco de Il Sistema di Mel, un disco, tra post rock, emo e grunge, con cui la band bresciana sviscera e esorcizza alcune storture insite nelle relazioni sociali dopo un trauma che ha messo a dura prova ogni rapporto.

L’album è nato proprio durante il primo lockdown ed è stato scritto a distanza attraverso una serie infinita di videochiamate e di scambi di preproduzioni che si sono poi concretizzate registrandole in studio dopo mesi d’attesa. Ne è uscito un disco dal suono sporco e graffiante, con una produzione volutamente più lo-fi rispetto al precedente “Addosso”, senza particolari sovraincisioni per un suono aderente alla resa live dei live. “Dimmi che va tutto bene” come il mantra urlato dai balconi e ripetuto ossessivamente alla ricerca di una serenità facile e istantanea, una serenità possibile ma mai così difficile da raggiungere davvero. Fra instabilità, incertezze e relazioni tossiche la band analizza ogni proprio rapporto senza autoindulgenza per capire cosa si è sbagliato e per tentare di salvare i legami che contano davvero.

Tornare a casa”, l’incipit del disco, paradossalmente ne conclude la narrazione, in un lieto fine sudato e sofferto che ci permette di incontrare di nuovo gli altri senza paure. “Sottosopra” utilizza una citazione a Stranger Things per parlare del ghosting e dei luoghi bui in cui può catapultarci. “Distanti” è il lento romantico del disco fra costruzioni mentali, desideri nascosti e la nostalgia di quella volta in cui si è rimasti senza soldi per riparare l’auto rotta. “Frammenti” e “Un’altra volta”, più o meno centrali nella tracklist, sono il cuore della crisi e parlano rispettivamente di una persona spossata da una quotidianità senza affetto che arriva a volersi togliere la vita e della solitudine che si prova quando si è circondati da una folla ma manca l’unica persona che si attendeva. “Pigiama”, è un intermezzo acustico che didascalicamente parla di isolamenti (obbligati o autoindotti) che possono portare a stati depressivi e abbassa i toni per poi, in contrasto, concludere con l’impatto di “Chamel N.5” imponente strumentale post-rock con cui la band ci abbraccia e si congeda in un ultimo sfogo.

megliodiniente

Recent Posts

BRAVE HEARTS FACTORY “THE TRUTH IN YOUR EYES”

LA VERITÀ COME RIFLESSO DI UNA DOPPIA PERSONALITÀ Il nuovo singolo intitolato “The Truth In…

31 minuti ago

“VERBO” il nuovo EP della band  MONOLITE

“VERBO” il nuovo EP della band  MONOLITE  su tutte le piattaforme dal 15 Novembre  …

24 ore ago

PATRIZIA PETRUCCIONE – RICCARDO AICARDI IL NUOVO ROMANZO NOIR “UNA CAMICIA ROSSO SANGUE”

PATRIZIA PETRUCCIONE - RICCARDO AICARDI IN LIBRERIA E NEGLI STORE DIGITALI IL NUOVO ROMANZO NOIR…

24 ore ago

“The Rain Caller” il primo album della band catanese HELEN BURNS

  Anticipato dal singolo “Mina”, esce in CD e su tutte le piattaforme digitali, “The Rain…

2 giorni ago

L’ultima notte di luce di Massimo Bertarelli

Pagg. 208 coll. SuperNoir Bross €16,90 Isbn 9788869437809 A Milano è il 7 dicembre, la…

2 giorni ago

ALESSIO BONDÌ Parte il 21 novembre da Londra il “Runnegghiè Tour”

  Poi Bruxelles, Berlino, Palermo, Messina, Catania, Bologna, Roma Torino e Milano.   SCARICA FOTO…

3 giorni ago