Interviste

DISCOUNT WAVE Intervista a Tommie Odorico, cantante e chitarrista dei Red Llama

DISCOUNT WAVE

Intervista a Tommie Odorico, cantante e chitarrista dei Red Llama

A cura di Riccardo Gramazio_Ricky Rage

Bene, rieccoci! Anno nuovo, ma stessa voglia di buona musica. Il protagonista della prima intervista del 2025 è Tommie Odorico, voce e chitarra dei Red Llama, rock band potente, arrabbiata e con tante cose fighe da proporre. Il loro ultimo lavoro in studio affronta a muso duro il mondo della musica di oggi, un sistema non soltanto deludente, ma anche piuttosto illogico e legato soltanto all’amara freddezza dei numeri. Discount Wave Pt1 è soltanto il primo capitolo di una trilogia, la prima parte di un concept che il gruppo friulano completerà prossimamente. Rock and roll, amici! E sparatevi questo disco…

Prime domande del 2025 e primi contenuti musicali. Red Llama da Pordenone. Una rapida presentazione, poi partiamo con il nuovo disco…

Noi siamo i Red LLama, un power trio punk rock attivi dal 2013. Siamo Tommie Odorico alla chitarra e voce, Nicolò Sanson al basso e Sandro Del Puppo alla batteria. Nel 2016 abbiamo pubblicato il nostro disco di esordio Memory Leaks e a dicembre 2024, con Resisto Distribuzione, abbiamo pubblicato il secondo disco, Discount Wave pt.1

Discount Wave Pt1 è un disco potente, tagliente ed energico. Il vostro lavoro mi piace molto per la sua onestà, per la sua rabbia e per il suo spirito cupo. Cosa c’è in questo album? Tutto ciò che sentite di dire…

Discount Wave è un concept che parla di musicisti contro la musica. Per musica intendiamo il music business e il mondo dell’intrattenimento musicale, la logica per cui tutto quello che sei, umanamente e artisticamente, il tuo valore e il tuo contributo, sono espressi semplicemente con un numero. Il numero di ascolti. In questo disco abbiamo voluto mischiare in maniera eterogenea punk e wave, cercando di inserire in ogni traccia un elemento di disturbo, dal songwriting volutamente acerbo a suoni o parole che in qualche modo potessero dare fastidio, pur cercando di mantenere solida la struttura dei brani.

Pt1 fa pensare a un secondo capitolo. Arriverà o parliamo soltanto del titolo?

Discount Wave è un concept album che si dividerà in tre parti. Stiamo attualmente registrando la seconda parte, dove la wave e i synth cominceranno a entrare in maniera più importante. La terza parte è ancora top secret. Abbiamo molto materiale su cui lavorare, le idee non ci sono mai mancate.

Le vostre sonorità prendono spunto dal grunge, dal punk, dal garage, ma presentano anche molte altre sfaccettature. Insomma, ascoltandovi posso pensare ai Foo Fighters, ma anche a molti altri mondi… E non è poco, secondo me, poiché significa maturità artistica. Cosa potete dirmi?

Tutti e tre siamo stati fortemente influenzati dal punk e dal grunge, ma non solo. Io sono un grandissimo fan della wave anni ‘80, Cure in primis, Nicolò è molto amante della scena rap e del funk. Spesso, in sala prove, suoniamo tutt’altro e ci divertiamo sempre molto. Tornando al disco, direi che le band che ci hanno maggiormente influenzato sono Cure, Deftones e Nirvana

Otto brani, uno più interessante dell’altro. Riff graffianti e potenza da vendere. Si parte con il singolo A Kind Of Die And Go. Parliamo di questo brano…

A Kind Of Die And Go è la prima traccia del disco e il primo singolo estratto (uscito a novembre 2024) è un brano energico che racconta dell’ennesimo fallimento preannunciato: di quando stai per suonare in un locale e ti rendi conto che al pubblico non interessa nulla di quello che fai, non ti ascolta e spesso la tua musica diventa solo un disturbo all’audio del reel o del video che stanno guardando sullo smartphone. Però lo devi fare, quindi muori dentro, sali, suoni e te ne vai. Quindi sì, il brano è disturbante, poi ti lascia qualche secondo per fare quello che vuoi, e poi torna a disturbare.

La canzone che preferite e perché?

Ognuno ha le sue, a me piacciono tutte per diverse ragioni. A Nicolò piace molto A Kind Of Die And Go, ricordo il suo entusiasmo quando la portai in sala la prima volta. A Sandro so che piace particolarmente Anonymous V, ma se dovessi scegliere un brano per tutti, direi Cassiopea. Ci divertiamo sempre molto a suonarla sia in sala che live e ogni volta la facciamo un po’ diversa. È un pezzo che si presta molto a variare in base al mood.

Poi c’è Adriatica Night, forse la mia preferita. Dico forse perché potrei cambiare idea, facendo girare altre volte il disco. Ditemi un po’…

Adriatica Night si sta rivelando il brano più apprezzato dal pubblico che ci segue dai nostri esordi. È nato in sala prove in quei cinque minuti iniziali in cui ci scaldiamo prima di cominciare a suonare. Parla della mia città, Lignano Sabbiadoro, in una notte d’estate, mentre ascoltavo i reportage della guerra in Ucraina in tv. Probabilmente è il pezzo più radiofonico del disco, in cui ho inserito una voce particolarmente rabbiosa per riportarlo fuori dalle logiche di mercato.

La produzione è parecchio figa, pensata a dovere, perfetta per le vostre canzoni. Avevate bene in mente cosa fare in studio o le cose hanno assunto i giusti tratti durante le registrazioni?

Per questo disco abbiamo lavorato molto sul sound. Abbiamo fatto diverse prove all’inizio, in particolare su basso e batteria. Passare da un punk rock orientato alle chitarre a momenti più wave dove il basso si alza nel mix e la batteria diventa quasi una drum machine, non è stato semplice, sia nella scelta dei suoni che nel mixaggio. Ma siamo soddisfatti del lavoro e proseguiremo su questa linea.

Pordenone, abbiamo detto. Nel corso degli anni ho imparato a conoscere diverse situazioni provenienti dalla zona. Sì, sono moltissime le realtà interessanti, soprattutto in ambito rock. Voi cosa pensate?

Pordenone ha e ha sempre avuto realtà interessanti, almeno dalla fine degli anni ‘70 in poi. Si porta nel cuore lo spirito del punk e della wave in un modo un po’ tutto suo e italiano. A Pordenone, negli anni ‘80 e ‘90, o eri punk o non lo eri, quella era la scena e un po’ è così tutt’ora. Però Pordenone è fatta anche di artisti (o forse è meglio dire solo band) che negli anni ‘90, quando l’alternative era mainstream, non ci ha pensato due volte a salire nel vagone del music business. E va anche bene così, poi però non hanno fatto nulla per la scena locale, sono scomparsi dai palchi e dai concerti delle altre band della scena. Si vedevano solo in tv. Zero supporto. Zero iniziative. Solo belle maschere e bollette da pagare. Pordenone, purtroppo, è anche questo.

Quali sono i vostri idoli musicali? I nomi che sentite di dover ringraziare…

Sicuramente The Cure, Deftones, Nirvana, The Smiths, (primi) Litfiba e Alice In Chains

Riassumendo, allora cosa non funziona in questo dannato Paese? Per carità, restiamo sul discorso musicale…

Sono sicuramente molte le cose che non funzionano e io non ho la pretesa di saperle tutte. Al di là che la fruibilità musicale è cambiata drasticamente negli ultimi quindici anni, che è un problema globale, vedo scarso interesse per la musica locale, sia da parte del pubblico (ormai dipendente dalla sola scena statunitense) che da parte degli addetti ai lavori. Ecco, noi come band, ce l’abbiamo a morte con questi ultimi. Zero carattere imprenditoriale, paura a investire, se non con la certezza di guadagnare e subito. Li eviti, ma poi ti rendi conto che mentre tempo fa c’era la musica mainstream e quella alternative, ognuna con i suoi canali e con i suoi strumenti di supporto, ora, nel mondo social, c’è solo l’industria dell’intrattenimento. È mancato il coraggio di continuare a investire come hanno fatto altri Paesi d’Europa. A questo si aggiunge poi il sistema di pagamento delle royaltes agli artisti. Lo hanno progettato e finanziato le major e va tutto nelle loro tasche e ai loro artisti. Ecco, questo per noi è un grave problema. Negli USA c’è stata una forte protesta, in Italia continuiamo a guardare tranquilli i talent.

Attività live. Cosa state facendo?

Stiamo cercando date. Ogni anno è più difficile. Non c’è più pubblico, soprattutto di under 30. Se me lo avessero detto vent’anni fa non ci avrei creduto.

Salutate i nostri lettori, allegando tutti i link dei Red Llama…

Un saluto a tutti i lettori e a tutti coloro che vorranno ascoltarci e supportarci. Ci trovate in sala prove, nei pub dove fanno ancora suonare e, se proprio siete lontani ci potete trovare anche nei social come RedLLama su Facebook e RedLLamaItalia su Istagram. Lì troverete tutti i link ai nostri brani, sia vecchi che nuovi. Ciao!

https://www.facebook.com/RedLlama2014

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