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Don Luigi Giussani

Luigi Giussani nasce a Desio il 15 ottobre 1922.

A 11 anni entra in seminario e dopo un lungo periodo di studi teologici riceve a 23 anni l’ordinazione sacerdotale.

Una decina di anni dopo, don Luigi lascia l’insegnamento seminario per quello nelle scuole superiori.

Al Liceo Berchet di Milano inizia l’avventura di Gioventù Studentesca: in tanti suoi alunni decidono di ritrovarsi per discutere di temi religiosi negli orari extra-scolastici, uniti dal fascino nei confronti del carisma di questo sacerdote.

Il numero di partecipanti sale con il passare del tempo fino alla costituzione di un vero e proprio movimento ecclesiale: Comunione e Liberazione.

«Lo Spirito Santo ha suscitato nella Chiesa, attraverso di lui, un Movimento, il vostro, che testimoniasse la bellezza di essere cristiani in un’epoca in cui andava diffondendosi l’opinione che il cristianesimo fosse qualcosa di faticoso e di opprimente da vivere. Don Giussani s’impegnò allora a ridestare nei giovani l’amore verso Cristo “Via, Verità e Vita”, ripetendo che solo Lui è la strada verso la realizzazione dei desideri più profondi del cuore dell’uomo, e che Cristo non ci salva a dispetto della nostra umanità, ma attraverso di essa.»

(Cardinale Joseph Ratzinger durante l’omelia per le esequie di Don Giussani, Duomo di Milano, 24 febbraio 2005.)

Per don Giussani la fede è un «riconoscere una Presenza» ed occupa ogni singolo spazio della vita individuale (i rapporti umani, l’esperienza lavorativa, la vita sociale e politica). Da ciò nasce anche una critica alla ragione illuminista. L’idea della ragione come principale strumento offerto all’uomo nel rapporto con la realtà e della fede come metodo di conoscenza sono, secondo don Giussani, le premesse metodologiche per un’analisi dell’esperienza religiosa.

Non solo in scuole e università, il movimento di CL cresce in ogni settore della società civile. Il Banco Alimentare, il Meeting di Rimini sono soltanto due delle iniziative nate dalla vita del movimento.

Don Giussani muore nel febbraio 2005 lasciando la carica di presidente della fraternità di Comunione e Liberazione allo spagnolo Don Julian Carron.

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