Di Carla Murialdo
Come dare una seconda possibilità a una bella storia! L’autore aveva partecipato alla prima edizione del concorso la Quercia del Myr presentando il libro come inedito, una storia che mi aveva colpito molto. Ho contattato l’autore e corretto alcuni refusi; ora dopo quattro anni finalmente lo vediamo stampato. Una storia delicata di un padre e un figlio molto sfortunati, quando sembra che le cose possano cambiare in meglio qualcosa va storto e i guai ricominciano. L’autore ti fa entrare nelle loro vite, gioisci e ti disperi con loro, con un finale che ti tiene in ansia. Una storia di ognuno di noi che ti fa innamorare dei personaggi.
Angelo e Luca, padre e figlio, vivono un percorso inverso. Sono così diversi, che sembrano due gocce d’acqua. Luca cerca con tutto se stesso di non commettere gli errori del padre, ma inizia a suonare con Fosca e Mike, ed entra in una spirale distruttiva. Angelo, ex campione di pallanuoto dal passato burrascoso, ha messo la testa a posto, fino a quando Luca rovina tutto. Prima di uscire dal camper dove vivono i due, per andare a risolvere una volta per tutte i loro guai, Angelo dice: “fa due gocce e smette”. Ma fuori c’è Josephine, l’alluvione di Torino del 2000.