Causa coronavirus, come quasi tutti gli altri settori, anche il mondo del calcio è bloccato. Niente partite, niente allenamenti e federazioni in preda al panico per l’inconsapevolezza dei tempi di fine emergenza. C’è chi ha già alzato bandiera bianca (in Belgio la classifica finale sarà quella attuale), chi invece preferisce aspettare l’andamento della situazione. Ma nella frase “è sempre calciomercato” quel “sempre” non è una parola di una frase fatta, ma pura realtà. Perchè se si è costretti a stare a casa qualcosa bisognerà pur farla, e perchè non pianificare la squadra del futuro? Con una previsione del ribasso dei prezzi, per causa ovvia, Paratici sta studiando tutte le mosse in ogni reparto, dalle retroguardie alle fasi offensive, per rendere la Juve più brillante che mai.
PORTA
Partendo dai pali, certo non ci si può lamentare, con uno Szczesny nel pieno della sua carriera e un Buffon che, seppur leggermente arrugginito, funge da riserva d’oro. Bisogna però vedere i piani per il futuro perchè, anche con il probabile rinnovo di Gigi per un altro anno, ci ritroveremo presto senza un secondo in panchina. E il nome attualmente più caldo è quello di Donnarumma. Dalla parte sua si vede un muro, causa il suo legame con il Milan. Dalla parte bianconera c’è una splendida scuola alla corte di Szczesny e un futuro da numero 1 al mondo quasi assicurato. L’ipotesi Gigio è comunque molto remota ed è ancora troppo prematuro per avere le idee chiare sul futuro del dopo-Szczesny.
DIFESA
Con il ritorno di Demiral e il rinnovo di Chiellini, nella linea difensiva ci sarebbe un solo piccolo nodo da risolvere: Daniele Rugani. Da troppo tempo il centrale italiano siede in panchina con la speranza di diventare un giorno titolare, vedendosi sempre passare avanti grandi campioni. Il suo livello non è certo quello di un titolare alla Juve ed è molto probabile che lascerà i bianconeri a fine stagione (chissà quando finirà). A quel punto Paratici &co. potrebbero scegliere di rimanere con 4 centrali o prenderne un altro, che comunque completerà la panchina, visto il calibro dei già presenti pilastri difensivi.
FASCE
Per le linee laterali il discorso è un po’ diverso. A rischiare il posto sono De Sciglio e Alex Sandro. Il primo, mai stato al top, si è visto bruciare la titolarità da Danilo prima e, in aggiunta, da Cuadrado dopo. Una destinazione molto probabile per l’italiano è Parigi. Il PSG lo voleva già a Gennaio e lo scambio con Kurzawa era un affare fatto, salvo poi il cambio di decisione di Paratici che non era convinto del terzino francese.
Il brasiliano invece non convince da 3 anni a questa parte. La prima stagione da favola, ha fatto ben sperare per le altre successive, nelle quali però è rimasto solo una scommessa, senza essersi mai ripetuto.
Si guarda già fuori in casa Juve, da un lato verso l’esperienza, dall’altro verso il futuro. I due nomi sono proprio quelli di Marcelo e Pellegrini (Luca). Il primo (anche se in età avanzata) porterebbe non solo esperienza, ma anche qualità e intesa (ritroverebbe il suo destinatario di cross, CR7). Il secondo invece, porterebbe qualità (oro, se andrà in panchina) mentre studia alla corte di Marcelo. Pellegrini è già di proprietà della Juve e basterà aspettare che finisca il prestito al Cagliari per vederlo tra le fila bianconere.
CENTROCAMPO
In mezzo al campo la situazione si fa più intrigante. Tanti sono i giocatori che non hanno convinto e che bisognerà rimpiazzare. Pjanic in primis, che ha fin qui svolto una stagione sottotono al di sotto delle sue aspettative. La sua cessione è molto probabile e nel caso verrà rimpiazzato da un regista top, si pensa a Verratti o anche a Tonali. Da non sottovalutare l’ipotesi di un passaggio in prima linea di Bentancur. L’uruguaiano ha impressionato e convinto da quando è arrivato in Europa e al momento sembra aver strappato il posto da titolare al bosniaco. Anche Rabiot, Ramsey e Khedira non sono stati brillanti. I primi due per prestazioni non ancora ritrovate, vuoi per ambientamento, vuoi per recupero dall’infortunio. Probabile che restino almeno un altro anno, ma se non vedono migliorarsi le loro prestazioni, rischiano seriamente la cessione. Una big europea come la Juventus non può infatti permettersi di affrontare la stagione con scommesse, soprattutto in mezzo al campo. Il tedesco, invece, continua a non convincere per la sua condizione fisica, da sempre soggetto a infortuni e che sembra non abbiano ancora dato tregua.
Da non dimenticare l’arrivo di Kulusevski, che garantisce già di suo tanta qualità, a cui sarà poi aggiunto qualche altro grosso nome (in caso di cessione dei giocatori già presenti). Il sogno ovviamente è Pogba, ma questo sogno costa caro e non sono poche le probabilità che esso rimanga solo un sogno.
ATTACCO
Tra le fila offensive hanno disatteso le aspettative Bernardeschi e Costa. L’italiano, complice anche una posizione che non è la sua, ha svolto, fin qui, una stagione sottotono. Il brasiliano invece, troppo in preda agli infortuni, si può dire che non è mai sceso in campo per la prima volta.
Dybala e Higuain hanno fatto il diavolo a quattro per rimanere in estate. La Joya ha vinto la sua scommessa, essendo sempre presente, facendo in più di un’occasione la differenza. È arrivato ad essere considerato il miglior giocatore della stagione juventina fin ora (e pensare che a quest’ora avremmo dovuto avere Lukaku al suo posto). Il pipita non è stato sicuramente il flop dell’anno, ma le sue prestazioni non sono neanche state tanto brillanti. Certo, ci ha fatto impazzire quando si è ripetuto contro l’Inter, dopo l’ultimo goal prima di lasciare la Juve, ma non ha convinto totalmente. Al suo posto Paratici sta valutando tante ipotesi, con un’unica idea: avere un centravanti puro giovane e forte. E profili del genere sono i vari Kane, Icardi, Firmino o Gabriel Jesus. Tutti molto cari come prezzo, sono però sacrifici da dover fare, se si vuole puntare al massimo. D’altronde l’obiettivo della Juve è proprio questo. Perchè vincere non è importante, ma è l’unica cosa che conta. E signori miei, se questi colpi saranno concretizzati, sappiate che la squadra vista quest’anno sarà nulla in confronto a quella dell’anno prossimo.
(Giovanni Giglio)