NELLA 2^ GIORNATA DEL GIRONE H LA JUVENTUS BATTE I CAMPIONI D’EUROPA CON UNA PROVA DI GRANDISSIMA SOLIDITÀ E VOLA IN TESTA.
Nella conferenza stampa pre-match Massimiliano Allegri aveva preannunciato una possibile “allegrata” e così dall’11 iniziale la si evince nella posizione di Bernardeschi schierato falso nove. Nel Chelsea assente Kanté positivo al Covid. Il ritorno del tifo solo stadio ed il conseguente inno bianconero cantato dai tifosi come ai vecchi tempi è già una bellissima sensazione.
L’inizio del match è di marca blues che al 7′, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, arrivano pericolosamente alla conclusione con Lukaku fermato da un attento Szczesny. Al quarto d’ora la Juventus non ha ancora visto il pallone con il Chelsea in assoluto controllo e nella trequarti bianconera.
Gli uomini di Allegri provano a mettere il naso fuori dalla propria metà campo, ma Rabiot fallisce inspiegabilmente l’ultimo passaggio verso Bernardeschi che sarebbe stato da solo davanti a Mendy. Al 20′ clamorosa occasione improvvisa per Chiesa che ruba palla a centrocampo e s’invola verso la porta avversaria mai il suo potente diagonale sfiora il palo alla destra di Mendy.
L’occasione è solo una fiammata isolata perché il Chelsea continua a condurre le danze e la Juventus continua a difendersi in maniera ordinata e compatta. Al 27′ il possesso palla recita 72% per la formazione di Tuchel con l’occasione più clamorosa capitata però sui piedi di Chiesa. Al 30′ in una situazione di ripartenza Rabiot da fuori ci prova col piede debole ma il pallone finisce di poco altro sopra la traversa.
La partita sembra rallentare i ritmi avviandosi verso l’intervallo, ma al 39′ un’accelerazione tanto improvvisa, quanto impressionante di Chiesa consente a Cuadrado di guadagnarsi una pericolosissima punizione dal limite che Bernardeschi calcia bene, ma sulla barriera. È l’ultimo sussulto del 1° tempo, Chelsea in controllo, Juventus più pericolosa.
Il 2° tempo non è praticamente ancora iniziato che dopo una manciata di secondi Chiesa batte Mendy con un sinistro sotto la traversa dopo un meraviglioso assist dell’altro ex viola firmando così il vantaggio bianconero. La reazione del Chelsea è una conclusione dal limite di Chilwell alta sopra la traversa.
La Juve gioca di rimessa, ma le giocate migliori sono le chiusure difensive di Bonucci e de Ligt ad annullare i rifornimenti per Lukaku. Il Chelsea torna a premere con la Juventus in sofferenza e affatto aiutata da un Rabiot completamente evanescente che però al 63′ offre un pallone incredibile a Cuadrado che mette Bernardeschi in condizione di segnare il più facile dei gol davanti al portiere, ma il n. 20 calcia incredibilmente fuori.
Al 65′ Allegri sostituisce uno stanco Bernardeschi con Kulusevski, mentre Tuchel si affida ad Hudson Odoi e Loftus-Cheek per aumentare l’incisività offensiva. In campo gioca solo il Chelsea con la Juve che non riesce a giocare più la palla. Rabiot continua nella sua serata no e per poco Lukaku non trova il pareggio di testa al 74′.
Al 76′ escono il francese per McKennie e Chiesa, tra gli applausi dell’Allianz Stadium, per Moise Kean. Al 80′ è proprio l’ex Everton ad la palla del 2-0 ma il muro inglese evita il raddoppio. La Juventus è sulle gambe e al 81′ sale l’urlo dello Stadium a incoraggiare i bianconeri che al 82′ rischiano di soccombere sulla migliore occasione dei blues, ma Lukaku spara alto.
Al 83′ Allegri inserisce Chiellini per una linea di difesa che diventa a 6 non riuscendo più i bianconeri ad imporsi nel palleggio. Il Chelsea ci prova fino alla fine con 5′ di recupero da giocare e molti bianconeri sfiniti e sulle gambe. Finisce così, con una vittoria importantissima, il 1° posto nel girone e la mano di Allegri che fa questa sera è tornata prepotentemente a farsi vedere.
FONTE: IL BLOG DI LUCA GRAMELLINI
https://www.lucagramellini.com/e-una-juventus-da-vera-champions