Interviste

ESSERE LIBERO Intervista al cantautore Frank

 

 

A cura di Riccardo Gramazio_Ricky Rage

Un EP davvero bello, quello dell’amico Frank delle 2 Chitarre, che per l’occasione è tornato da solista alle sue origini rock, prendendosi una pausa dal discorso unplugged. Melodia ed energia alla vecchia maniera, dosate alla grande per raccontare la voglia di libertà, la mancanza di comunicazione dei nostri tempi. Ho ricevuto la bellissima pendrive contenente il lavoro e ho apprezzato intenzione, genuinità e onestà. Parliamodi Essere Libero e di altro, allora, con l’artista sardo. Nota di merito per la nuovissima versione di Scegli Tu, un pezzo che io reputo assolutamente completo e forte da sempre, e per lo strumentale Passione.

Bentornato, Frank. Sempre bello averti come ospite. Cosa mi racconti di bello?

Ciao Ricky, anche per me è sempre un piacere sentirti. Come sempre ti ringrazio per lo spazio che dai a noi piccoli artisti, non è da tutti. Di bello ti racconto che finalmente sono riuscito a concludere questo mio piccolo progetto da solista e sono veramente entusiasta di poterlo condividere con voi in questa intervista per raccontare l’essenza di questo EP.

E allora parliamone. Essere Libero è il tuo nuovo progetto solista. Una pausa dalle 2 Chitarre per dire qualcosa in più, qualcosa di diverso. Cosa c’è dentro questo lavoro?

Sì, è proprio una piccola parentesi dal progetto 2 Chitarre, un momento tutto mio per tornare un pochino alle origini. Stefano per motivi di lavoro si è dovuto trasferire in un’altra regione, proseguire a distanza non è facile, quindi abbiamo preso una piccola pausa. Io però non riesco a stare fermo, non suonare per me è impossibile e da qui ho ripreso a scrivere. Così è venuto fuori il primo singolo, Non sarà come un film, che parla di essere protagonisti della propria vita e non spettatori, che è un po’ l’essenza di questo Ep. Essere liberi di vivere la propria vita, in tutte le sue forme, per questo ho dato il titolo Essere Libero a questo lavoro.

Suona il postino, apro il pacchetto e ci trovo dentro questa tessera fighissima. Un format che ho gradito molto e che, a mio modo di vedere, è davvero interessante. Come è nata questa idea?

L’idea di stampare non solo in cd, ma anche in versione usb card, nasce dal fatto che, dopo l’uscita del cd delle 2 Chitarre, tantissime persone che volevano acquistare una copia del disco, lamentavano di non poterlo ascoltare perché non avevano un lettore cd, ne a casa e neanche in auto. Ormai la maggior parte delle persone hanno solo la possibilità di ascoltare musica con la pendrive. Quindi ho pensato che in questo modo tutti possono avere ancora la possibilità di acquistare una copia originale del prodotto.

A livello musicale, quali sono le differenze con il passato? Beh, io le ho già colte, ma dobbiamo presentarle al pubblico…

Le differenze con il passato, inteso come 2 Chitarre, sono sicuramente le sonorità molto più rock, date dalla versione elettrica e non più acustica. Ho rispolverato il piacere di suonare in maniera molto più energica e meno soft. Sono tornato appunto alle mie origini, con il suono del rock più puro e diretto. Chitarre distorte, basso e batteria sicuramente danno un’altra espressione ai brani.

Un Ep composto da cinque brani, quattro dei quali potenziali singoli. Sì, una botta rock accattivante e decisa, ben suonata e ben prodotta. Dimmi, come hai concepito queste canzoni?

Queste canzoni sono state concepite per avere durezza, ma allo stesso tempo tanta melodia.

Credo che il rock sia il genere che meglio si presta per esprimere un messaggio con forza, ma non per questo che non debba avere una bellissima melodia che ci faccia cantare.

Con chi hai lavorato in studio?

In studio ho lavorato completamente da solo, ho suonato e mixato tutto io. Chitarre elettriche, acustiche, basso, voci, l’unico strumento che non ho suonato è la batteria. Per questa ho utilizzato un software fantastico, ho montato tutte le parti e poi mixato tutto come se avessi un batterista reale Un lavoraccio, forse avrei fatto prima a suonare anche la batteria… Mi sono occupato veramente di tutto, scrivere, arrangiare, registrare, mixare e persino il mastering. Un lavoro curato a 360 gradi .

Un pezzo che mi piace moltissimo è Nessuno Mai. Un testo piuttosto disincantato, che racconta l’ incomunicabilità di questi tempi. Insomma, nessuno ci ascolta e siamo consapevolmenti soli?

Nessuno Mai è una vecchia storia. Scrissi il testo e la melodia del canto più di vent’anni fa per un altro progetto, ma non pubblicai mai questo pezzo. Solo oggi ho deciso di pubblicarla, purtroppo pensando alle guerre che ancora ci circondano ho sentito l’esigenza di farla suonare. Penso sempre che chi sta al potere non ascolti mai il proprio popolo, manda ancora soldati a morire e poveri civili a subire, senza mai ascoltare nessuno. Una storia ciclica, che si ripete.

Troviamo anche Passione, uno strumentale che ti avrà sicuramente fatto divertire. Tra l’altro, hai inserito anche la base, magari qualcuno ci strimpellerà sopra. Parlami di questo pezzo e della tua chitarra solista…

È la prima volta che scrivo un brano totalmente strumentale, è stata un pochino una sfida con me stesso. Non sono mai stato un chitarrista virtuoso, però mi ha divertito tanto creare un assolo così lungo, e dare voce al mio strumento preferito è stato bellissimo. Mi piacciono gli strumentali che hanno tanta melodia ed è quello che ho cercato di creare. In più è anche un pochino andare contro quello che i discografici di oggi stanno cercando di eliminare. Dicono che gli assoli annoiano e non danno più modo ai musicisti di esprimersi per quello che sono. Visto che io faccio musica per passione e non per soldi non potevo dare un titolo migliore. Poi come bonus track ho voluto inserire la base del pezzo per far divertire i chitarristi, un piccolo omaggio per loro.

Hai riproposto anche Scegli Tu, una canzone già presentata dalle 2 Chitarre in versione più soft e minimalista. Quanto è importante questa composizione per te? Giusto dire che il pezzo in questione è davvero bello e sempre piacevole da ascoltare…

Ho riproposto Scegli Tu perché credo sia la mia miglior rock ballad, mi piace particolarmente. Sono molto legato a questo pezzo, sia per il significato del testo, che per la melodia del canto, infatti molte volte la propongo dal vivo anche solo con chitarra e voce. Questa volta però ho deciso di dare più calore al brano con questa versione meno soft, una versione più completa di quella originale proposta con le 2 Chitarre. Per questo mi è sembrata quella giusta per concludere questo Ep.

Hai già iniziato a promuovere il dischetto?

Sto iniziando a promuoverlo proprio ora, organizzando qualche live nei piccoli club e nelle mie pagine social. I primi di novembre sarà disponibile anche in streaming su tutte le piattaforme.

Cosa farai prossimamente?

La mia idea futura è quella di proseguire, registrando una piccola raccolta, rilegare i brani che hanno fatto parte della mia piccola discografia in un unico album. Voglio selezionare i pezzi che mi hanno accompagnato sino a oggi, dal primo album con la mia vecchia band, i Crystal, uscito nel 1999, passando per l’album 2 Chitarre e i miei lavori da solista. Per questa occasione vorrei stampare una tiratura limitata in vinile. Oltre questo, vorrei fare un nuovo album con le 2 Chitarre, ma in versione elettrica.

In Italia le cose non vanno mai troppo bene, anzi. A livello musicale, poi… Tu cosa pensi?

Ho fatto un pochino una mia analisi personale su questo fatto. A parer mio la qualità musicale in Italia si sta perdendo un pochino anche per colpa nostra, non solo dei discografici. Colpa nostra intendo “noi musicisti”. Mi sembra di vedere troppi artisti scendere a compromessi con troppa facilità semplicemente per diventare famosi a tutti i costi. Troppi aspirano solo a voler diventare delle star, rinunciando a essere se stessi. Facendo questo, credo che la qualità si metta un pochino da parte. A livelli più bassi poi, sto notando che troppi musicisti, preferiscono fare le tribute band piuttosto che fare pezzi propri o cover con la propria personalità. Non condanno chi lo fa (ognuno fa musica come meglio crede) però credo sia riduttivo imitare personaggi già esistenti, sia nel parlare, nel vestire ecc…

Per far crescere nuovamente il mondo musicale credo ci sia bisogno di proposte nuove e varie in tutti i generi, pop, rock, blues… Poi i discografici di conseguenza dovrebbero ridare spazio a tutti, non solo a quello che va di moda.

Saluta i nostri lettori, allegando i tuoi link…

Voglio ringraziare ancora una volta te Ricky, per la tua disponibilità e tutti voi lettori che avete speso un po’ di tempo per leggere questa intervista. Grazie mille.

I mie contatti:

https://www.facebook.com/2chitarre

https://www.instagram.com/frank_n_roll_/

https://www.youtube.com/watch?v=WsBsXbNsULo

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