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“Extinction Control” – Black Violence

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È uscito il nuovo album della band hard ‘n’ heavy Black Violence.
Dopo le esperienze internazionali, le collaborazioni illustri e le prime pubblicazioni discografiche, la formazione torna con un lavoro curato e interessante, da ascoltare tutto d’un fiato.

TRACKLIST:

“Lucifer’s Day”
il “Giorno di Lucifero” va inteso come il momento nel quale tutti noi cadremo da questo finto paradiso, proprio come ha fatto Lucifero, per poi vedere la realtà con occhi completamente diversi. “Lucifer’s Day” è un pezzo in grado di mettere in discussione le certezze dell’uomo, ponendo all’ascoltatore domande esistenziali.

“The End”
Il messaggio di questo brano è forte e deciso come un pugno in pieno volto; questa volta si parla di una situazione più reale e quotidiana, una sorta di ripensamento, magari per azioni sbagliate commesse in passato.

“Traum”
Traum, sogno in tedesco, si riferisce per lo più al periodo attuale, in un certo senso è legato alla pandemia. Questa canzone da una mano a capire a pieno la varietà dei Black Violence, grazie alla firma di NeroArgento.

“Sunday 20”
Vi è mai capitato di sentirvi rinchiusi in un mondo immaginario dove le giornate passano lente e tristi? Questo brano prende spunto da un periodo descritto poco fa. Le persone spesso non sono quel che sembrano ed è facile capire nel momento del bisogno per chi conti davvero.

“Bloody Bride”
Siamo solo a metà di questo viaggio sonoro e ci ritroviamo davanti ad una sorta di opera, con tanto di archi. Uno dei brani più forti del disco che fa capire dall’arpeggio iniziale di chitarra l’identità della band. Qui troviamo la collaborazione del re delle tastiere: DEREK SHERINIAN.

“Fuel & Fire”
In questo brano la band cerca di immedesimarsi in una donna seguita da qualcuno a sua insaputa. Il tutto non si riferisce necessariamente a qualcosa di reale e concreto ma a qualcosa di più metaforico che può accompagnare le giornate.

“Death Of Valley”
Death of Valley, racconta di quando ci si trova in un posto in cui non ci si sente a proprio agio. Quando all’improvviso si trova qualcosa o qualcuno che ci attrae verso un percorso intrigante, in cui si è disposti a dare tutto, persino la vita.

“Labyrinth of Blasphemy”
Colonna sonora di un film per adulti, è caratterizzata da un mood aggressivo; parla di un mondo perverso dove il bdsm regna su tutto.

“My Phoenix Reborn”
Qui ci troviamo davanti al puro hard rock anni 80.
Come è stato detto in precedenza e in varie interviste, i Black Violence amano fondere più generi, sicuramente questo brano caratterizza il genere della band: l’Hard’n’Heavy.

La musica dei Black Violence è una scossa potente di hard’n’heavy, l’epicentro del loro sisma​ musicale è Torino.
Il loro nome è una denuncia nuda e cruda indirizzata alla società marcia e ​oscura nella quale viviamo, la loro forza è nella musica.​
I Black Violence toccano negli ultimi due anni tantissimi palchi italiani e internazionali: da ricordare il minitour tedesco intrapreso dopo la pubblicazione del loro EP autoprodotto “Hell Is​ Coming”, la partecipazione all’Ants Of The Sky Festival, al Pad Is My Home – Rebel Day di​ Collegno nel 2017, allo Sbamfest presso il Mothership di Torino nel 2018 e tre edizioni di​ Emergenza Festival.​
Successivamente all’uscita del loro secondo disco “Need of Darkness”, la band torna nuovamente in tour in Germania, portando sul palco un sound diverso.
Nel 2021 esce il loro ultimo disco “Extinction Control”.
Influenzata dal mood​ aggressivo dell’alt metal e dalle linee graffianti dell’hard rock, la band propone un sound molto personale, disseminato di contaminazioni industrial, pop rock e blues e che, con l’intento di​ muovere i suoi passi in avanti, è capace di fare tesoro del passato.

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